La Bmw, con le tre ragazzine sedute sul sedile posteriore, si è schiantata, a tutta velocità, contro un muretto basso. Sono al vaglio dei carabinieri della stazione di Monterenzio e della compagnia di San Lazzaro gli accertamenti relativi al grave incidente avvenuto nel pomeriggio di domenica, intorno alle 17, che ha coinvolto cinque ragazzi, tra cui tre adolescenti. Lo schianto è avvenuto in via Sillaro in località Rignano Bolognese. Al volante della Bmw, al momento dell’incidente, c’era un trentenne: stando a una prima ricostruzione, non sarebbero coinvolti altri mezzi, l’automobilista avrebbe fatto tutto da solo, perdendo il controllo della macchina e finendo per schiantarsi contro un muretto basso, per poi carambolare, fermandosi con il muso quasi dentro un fosso.
Cinque gli occupanti: oltre al guidatore, un altro ragazzo di 26 anni e tre ragazzine, due di 16 e una di 15 anni.
Sul posto, chiamati da alcuni testimoni, sono subito intervenuti i sanitari del 118, con quattro ambulanze e anche l’elicottero, i carabinieri e i vigili del fuoco, che hanno tirato fuori dall’abitacolo le cinque vittime. All’arrivo dei soccorritori ad apparire più grave è stata una delle sedicenni: portata all’ospedale Maggiore in eliambulanza, le sue condizioni all’arrivo al pronto soccorso sono apparse meno critiche. Anche le altre due adolescenti sono state trasportate al Maggiore, in condizioni di media gravità, così come i due ragazzi, che sono invece stati ricoverati all’ospedale di Imola: le loro condizioni non destano preoccupazione.
Adesso i carabinieri sono al lavorando, per ricostruire le cause dell’incidente e la dinamica esatta. Il trentenne, per questo motivo, è stato già sottoposto all’alcol test e agli accertamenti necessari a verificare se si fosse messo al volante sotto l’effetto di stupefacenti. Tutte le ipotesi sono comunque al vaglio, dalla distrazione alla velocità, fino anche alla manovra improvvisa magari per evitare di investire un animale. Il gruppo rimasto coinvolto nell’incidente era composto tutto di amici residenti tra Casalfiumanese e Castel San Pietro.
Nicoletta Tempera