"Non ci sposteremo mai più da BolognaFiere". Auto e moto d’epoca ha trovato casa e dopo aver chiuso i battenti della quarantesima edizione, domenica sera, sta già pensando ai prossimi appuntamenti nel nostro distretto fieristico. Dalla Vespa di Vacanze Romane ai gioielli della Motor Valley, il mondo del motorismo storico non intende allontanarsi dalle Due Torri.
Mario Baccaglini, organizzatore del salone e ceo di Intermeeting, ha trovato il giusto nido?
"Rimarremo fissi a Bologna. Abbiamo elaborato un accordo e non ci sposteremo più. Quando una fiera si trasferisce da una città all’altra, solitamente va in perdita. Invece a Bologna siamo cresciuti e la manifestazione era piena di gente".
Di che numeri parliamo?
"Abbiamo registrato un aumento dei visitatori pari al 40%, con una crescita anche delle presenze straniere: più del 30%, infatti, erano persone provenienti dall’estero. Un’invasione molto positiva anche per la città da un punto di vista turistico e commerciale".
Le aspettative sono state superate?
"Assolutamente. Per realizzare questo evento abbiamo lavorato un anno, promuovendolo in nove fiere europee e sottolineando la sua importanza all’interno della terra dei motori. Abbiamo avuto un ottimo appoggio dagli espostori e dai club. La moto ha risposto in maniera eccezionale, creando un salone incredibile che raccontava la storia delle due ruote".
Che edizione è stata per i venditori?
"Ci vuole il prodotto giusto al prezzo giusto: con questo connubio le vendite sono andate molto bene".
Qual è stata l’arma vincente per questo successo?
"Abbiamo lavorato in sinergia con il distretto della Fiera e con la Motor Valley, partner eccezionali. Ma anche la sezione del turismo, l’assessore Vincenzo Colla e la Camera di Commercio sono stati validi alleati. Tutti gli attori hanno spinto la città sulla nostra manifestazione. C’è stata una sinergia enorme con il Comune e con la Regione, che ha permesso di rendere l’evento il più bello in Europa di questo genere".
E la Motor Valley?
"La Motor Valley ha i più bei marchi del mondo, presenza molto gradita soprattutto dagli stranieri. Lavoreremo sempre più con i club esteri per fare diventare la Motor Valley la ’Disneyland’ degli appassionati. Abbiamo già stilato degli appuntamenti con l’Adac, pari all’Aci in Italia, e con la Fiva, per creare una serie di eventi in Emilia-Romagna dedicati alle auto d’epoca".
Che ruolo ricoprono Aci e Asi?
"Da gestori dei club italiani, si occupano di gare e fiere. Sono i genitori delle auto e delle moto d’epoca. Lavorare a stretto contatto con loro, raccogliendo informazioni sui veicoli e approfondendo tematiche è bellissimo. Aci, per esempio, ha sviluppato la tematica della Targa Florio con le macchine sportive, con la Porsche che arriva dal Museo di Stoccarda. L’Asi, invece, ha realizzato l’Asi Village, coinvolgendo i suoi principali club e la Marina Militare, con la quale ha raggiunto un accordo: insieme lavoreranno sulle barche d’epoca, che sono importantissime. Questo ha dato al salone di Auto e moto d’epoca la certificazione di essere il posto più importante in cui unire la passione per i motori e in cui gli appassionati possono trovarsi per confrontarsi".