Castiglione dei Pepoli (Bologna), 26 ottobre 2023 - Aurora Bartolotti, 31 anni di Castiglione dei Pepoli, allevatrice tra Rasora e Sparvo, sull’Appennino bolognese, ha portato le sue mucche anche sui social. I post, nella stalla o alla guida del trattore – perché coltiva il foraggio che usa per la sua azienda -, fanno il pieno di like. Ma non è questo il centro della scelta.
La scelta di Aurora
Una scelta controvento, “le difficoltà sono davvero tante”, la solita burocrazia ma anche gli aiuti (scarsi). Anche perché l’azienda è lei. Sola. Sveglia anche alle 4 di notte - quando tanti suoi coetanei rientrano dalla discoteca - e giornate di corsa. Eppure: “La soddisfazione è davvero grande. Sono riuscita a fare della mia passione un lavoro”.
Le difficoltà di una giovane allevatrice
Tra le difficoltà ci sono anche “i cambiamenti climatici, con le stagioni che non sono più come dovrebbero. Poi gli aiuti scarsi, il fatto di vivere e lavorare in una zona di montagna”. Eppure la soddisfazione, “è veramente tanta“.
Una scelta di tanti
Ma sull’Appennino bolognese sono davvero tante le storie di chi sceglie l’ambiente e la natura per farne un lavoro. Molti, come Luca Stanghellini, lasciano la città e un lavoro in ufficio per scegliere di tornare al podere dei nonni e dei padri. Un modo per investire sul territorio e diventarne “il primo presidio, anche per mettere una barriera agli effetti dei cambiamenti climatici”, è il ragionamento.
Ed è una ‘ritornata’ anche Caterina Morganti, la signora dei grani antichi, delle patate bianche e del mais rosso di Rasora, la sua azienda agricola è rinata ai Bagucci di Castiglione dei Pepoli sulle tracce del nonno. Clienti che acquistano in vendita diretta. Come una volta.
Caterina è tornata dalla Toscana dove è nata nella terra dei nonni, chi non conosceva “Mengon del Piane”. Personaggi mitici della montagna. “Oggi vorrei dirgli, il tuo lavoro è stato importante”.
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