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La Marposs sta lavorando a pieno ritmo per recuperare i file criptati dagli hacker
Bentivoglio (Bologna), 29 gennaio 2025 – La polizia postale indaga senza sosta sull’attacco hacker ai server della Marposs di Bentivoglio. Dopo la denuncia dell’azienda, che da subito dopo i fatti di domenica ha ‘assoldato’ un team di esperti per recuperare tutti i file e minimizzare i danni, gli esperti della postale stanno cercando di risalire ai responsabili.
Dall’azienda, poi, ieri sono arrivati alcuni aggiornamenti sulla situazione: "Proseguono, 24 ore su 24, le azioni per il ripristino dei sistemi operativi del Gruppo Marposs, che nella notte di domenica è stato oggetto di un attacco informatico di tipo ‘Cryptolocker’, che ha comportato la criptazione di alcuni server parte del sistema. A livello operativo l’attacco ha impattato le attività aziendali in modo diversificato, impedendo ad alcuni reparti di operare regolarmente".
Marposs annuncia poi di aver attivato la cassa integrazione: "A tutela delle persone e dell’azienda stessa – spiega il Gruppo –, è stata richiesta l’attivazione della Cassa integrazione ordinaria fino al 7 febbraio. Lo strumento, la cui adozione è prevista per situazioni di emergenza come questa, sarà applicato in modo parziale e flessibile ai comparti maggiormente colpiti, andando a ridursi con il ripristino graduale delle attività".
L’attacco di tipo Cryptolocker consiste nel criptare i dati della vittima con un virus informatico e chiedere un riscatto per ‘liberarli’. L’effetto dell’attacco sui reparti produttivi sarebbe stato trascurabile, mentre maggiori difficoltà si sarebbero riscontrate nella logistica aziendale.
"L’azienda vuole sottolineare, infine – aggiunge Marposs –, lo spirito di grande collaborazione dimostrato da tutti, in particolare dai dipendenti e dalle organizzazioni sindacali, che si sono da subito impegnati, insieme alla dirigenza Marposs, nel fronteggiare questa emergenza e nel garantire un rapido ritorno al pieno funzionamento delle attività dello stabilimento".
Il gruppo di Bentivoglio è stato fondato nel 1952 ed è guidato dal presidente Stefano Possati. L’azienda, che conta oltre 3.500 dipendenti a livello mondiale ed è presente con oltre 80 sedi proprie, in 34 diversi Paesi, si è sempre contraddistinta nella fornitura di soluzioni all’avanguardia per il controllo qualità in ambiente d’officina, che vanno dalla misura di precisione di componenti meccanici prima, durante e dopo il processo di lavorazione, ai controlli dei processi e delle condizioni della macchina utensile, dai controlli di tenuta per tutti i settori industriali, a linee automatiche di montaggio e controllo.
Marposs, inoltre, è fornitore primario dei maggiori costruttori automobilistici che sta supportando nella transizione verso la mobilità elettrica, così come dei settori aerospaziale, biomedicale, dell’elettronica di consumo, dei semiconduttori e del vetro. Ora il gruppo, mentre sta lavorando per tornare alla piena operatività, sta collaborando in toto con la polizia postale per trovare gli hacker che hanno orchestrato l’attacco informatico.