Bologna, 7 febbraio 2021 - Nemmeno le transenne o le ultime ordinanze anti-alcol volute dal sindaco Virginio Merola fermano la movida in zona universitaria. E il primo sabato 'giallo' dopo i tanti weekend colorati di arancione, dal punto di vista degli assembramenti, è stato molto difficile. E non sono mancati gli affronti.
Come quello di decine di ragazzi che, non curanti delle transenne, sono entrati in piazza San Francesco anche dopo le 18 a chiacchierare e a bere qualche drink estemporaneo. Più tranquilla, invece, la situazione in piazza Scaravilli, dopo giorni di caos, pattuglie e polemiche; i problemi maggiori si sono vissuti invece in via delle Belle Arti, incrocio con via delle Moline, via Mascarella e soprattutto davanti a Palazzo Bentivoglio trasformato in una sorta di bar a cielo aperto: centinaia i ragazzi a bere e a chiacchierare dopo le 20, la maggior parte senza mascherina, uno appiccicato all'altro.
Primo sabato 'giallo': ressa a Bologna
"Una situazione ormai fuori controllo, nessuno fa nulla. E abbiamo paura di rientrare alla sera, spesso insultati se solo ci permettiamo di dire qualcosa a queste persone totalmente irrispettose di divieti e della salute propria e altrui", così un residente. Non sono mancati birre o altri alcolici, nonostante la fresca ordinanza emanata dal sindaco. Valida fino al 21 febbraio e tesa a limitare gli assembramenti in strada nelle zone della movida, con lo stop alla vendita degli alcolici dalle 18 anche negli esercizi di vicinato.
Venerdì sera sono state decine le auto di carabinieri e polizia impegnate nella zona, cosa che ha scatenato la rabbia di molti studenti: "E adesso che fate, ci blinderete tutto?".
Tornando a sabato sera, la polizia è stata costretta a intervenire anche in via Capo di Lucca dove era stato segnalato un assembramento di un gruppo di ragazzi, alcuni dei quali ubriachi. Uno di loro era salito sul cofano di una macchina parcheggiata staccando il tergicristallo e mostrandolo provocatoriamente ai poliziotti. Nel tentativo di bloccarlo, proprio un agente ha avuto la peggio con la frattura di un dito della mano, 30 i giorni di prognosi. Il responsabile, un ragazzo classe 1999 con precedenti contro il patrimonio, è stato arrestato per resistenza, lesioni e danneggiamento aggravato. Domani la direttissima.