MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

Assemblea infuocata su viale Oriani: "Perdere 16 posti auto è un danno"

I residenti contestano la riqualificazione: "Il Comune ci informa quando le decisioni sono già state prese". L’assessora Orioli: "La nostra finalità è la sicurezza". FdI: "Ai cittadini s’impedisce di usare i propri mezzi".

Assemblea infuocata su viale Oriani: "Perdere 16 posti auto è un danno"

Assemblea infuocata su viale Oriani: "Perdere 16 posti auto è un danno"

La presentazione del progetto viale Oriani lascia basiti i residenti, radunati in un’assemblea pubblica con l’assessora alla Nuova Mobilità, Valentina Orioli, il progettista e architetto Matteo Dondè e la presidente del Quartiere Santo Stefano, Rosa Amorevole. Nell’aria aleggia incomprensione e tensione a partire dall’inizio del confronto con i cittadini, che, sommersi dalle novità, esigono risposte chiare sulle tante trasformazioni che investiranno la zona, da via Mazzini a via Murri. E il dialogo non è dei più tranquilli: dalle prime parole del progettista e dell’assessora, infatti, i commenti dei residenti si fanno accesi, sollevando non poche polemiche. "Il progetto di Città 30 e la riqualificazione di viale Oriani mirano alla sicurezza", assicura Orioli.

Ma questo non è abbastanza, perché i residenti insistono sull’eliminazione dei 16 posti auto prevista in viale Oriani, dove, precisano, "mancano sicurezza e controlli, anche legati alla condotta dei ciclisti". In particolare, la preoccupazione cresce alla luce della quantità di automobilisti che quotidianamente transitano per viale Oriani. "Viale Oriani è una strada che porta molto traffico e 16 posti in meno per le auto sono troppi - tuona una residente –. Dove metteremo la macchina? In Olanda i parcheggi vengono tolti, ma poi rimessi". "Dove ora si parcheggiano tre auto a lisca di pesce - continua un altro cittadino -, dopo la fine dei lavori se ne parcheggerà una sola".

Il progetto non convince i cittadini, quindi, che non approvano il modello di Città 30 e le piste ciclabili poste in carreggiata, che "sono pericolose e non garantiscono la sicurezza che l’amministrazione decanta". Nemmeno l’idea di maggiori spazi verdi rassicura la situazione. "C’è bisogno di avere una visione chiara prima di proporre progetti scellerati – grida un signore all’assemblea –. Viale Oriani non è adatta a questa trasformazione, che va a scapito dei residenti".

Se i ciclisti gioiscono e approvano l’idea, la maggior parte dei presenti nella Sala Prof. Marco Biagi è perplessa, e nemmeno le parole del progettista Dondé placano gli animi. "Non abbiamo più fiducia nelle vostre parole, perché l’amministrazione, che si dice democratica, informa i cittadini a decisioni già prese. E queste assemblee ne sono la prova". All’ennesima risposta legata alla sicurezza e alla tutela del cittadino, qualcuno spazientito abbandona l’aula. C’è chi, però, prova a vedere il bicchiere mezzo pieno, notando però delle criticità. "Può sembrare un bel progetto, ma ci preoccupano i posti auto eliminati, già diminuiti da un po’ di tempo – commenta una donna –. È un problema non solo per i residenti, ma anche per chi transita la città. E ci vuole qualcuno che controlli le bici e i vandali".

"Tra le proteste dei cittadini presenti in sala Biagi, su viale Oriani la Giunta Lepore sta consumando l’ennesima beffa nei confronti dei cittadini – commentano la consigliera comunale di Manuela Zuntini e consigliere di Quartiere Santo Stefano Riccardo Bisini –. Ben 16 parcheggi tolti e verrà realizzata la corsia ciclabile su strada, che sarà pericolosa come in via Mengoli (per ora non sono previsti dietrofront, ha fatto capire ieri il Comune, ndr) dove c’è stato recentemente un incidente. La città 30 non è solo una questione di velocità, ma l’evidente volontà di impedire ai bolognesi di usare i propri mezzi".

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