REDAZIONE BOLOGNA

Arte Fiera cede al Covid: kermesse rinviata

La 45esima edizione sarebbe stata dal 21 al 23 gennaio. Così salta anche Art City, il direttore Balbi: "Valuteremo se e quali eventi annullare"

di Benedetta Cucci

Arte Fiera 2022 è cancellata. Almeno nelle tradizionali date di gennaio, programmate dal 21 al 23. La notizia è arrivata ieri pomeriggio da BolognaFiere, dopo un ampio confronto con le gallerie bolognesi che in parte, da qualche giorno, avevano espresso un parere negativo riguardo allo svolgimento della kermesse a causa della nuova ondata pandemica. "Si tratta, evidentemente, di una scelta non facile – ha fatto sapere Antonio Bruzzone, direttore Generale di BolognaFiere –. È stata presa in primo luogo per riguardo ai galleristi, che si attendono una manifestazione all’altezza della sua tradizione e del suo standard in termini di partecipazione del pubblico e degli operatori". Inoltre la rassicurazione su una nuova data entro l’anno, perché la 45sima Fiera dell’arte diretta da Simone Menegoi, già saltata nel 2021, viene solo posticipata secondo le intenzioni dell’Ente. "Siamo certi che riusciremo a trovare nel nostro calendario fieristico una collocazione che permetta ad Arte Fiera 2022 di svolgersi con i migliori risultati per galleristi e collezionisti", sottolinea Bruzzone.

Questa decisione non arriva certo come un fulmine a ciel sereno: lunedì, come abbiamo anticipato sulle nostre pagine, è stata annullata e rimandata a primavera la fiera collaterale Booming (ci sarà solo la versione digitale nel Metaverso) e il panorama artistico italiano e internazionale è in questi giorni alle prese con varie cancellazioni. Arte Fiera viene posticipata (le nuove date non tarderanno ad arrivare, è la promessa) e la decisione trova il consenso di Fabrizio Padovani, presidente dell’Associazione delle gallerie di Arte Moderna e Contemporanea di Bologna che, contattato in mattinata, aveva espresso la sua perplessità rispetto all’organizzazione di una fiera in tranquillità "per la mancanza di condizioni". Un pensiero espresso anche dalla gallerista bolognese Paola Forni che affermava quanto fare la fiera in questa situazione pandemica "non avesse alcun senso".

Ma visto che la ’fiera madre’ salta, cosa succede ad Art City su cui quest’anno l’investimento, anche culturale era notevole? E’ Lorenzo Balbi, direttore artistico del mambo e dell’articolata kermesse parallela in città, a rispondere: "Art City è un progetto sostenuto dalla Fiera e deve agire di conseguenza, se la fiera subirà uno spostamento dovremo valutare evento per evento quello che si riesce eventualmente a spostare, quello che dovremo annullare, quello che invece dovremo comunque inaugurare a prescindere dalla fiera perché ovviamente con questi tempi stretti è difficile cancellare un evento".

E aggiunge: "Il bello e difficile di Art City è che mette insieme centinaia di entità singole e indipendenti, dai musei pubblici a quelli privati, dalle gallerie d’arte agli spazi no-profit,e in base alla decisione bisognerà sentire tutti e decidere cosa mantenere o rimandare".