REDAZIONE BOLOGNA

"Arte Fiera 2022, qualità e innovazione"

Il direttore artistico Menegoi presenta la kermesse di gennaio: 139 gallerie e quattro sezioni. "Nuovi allestimenti per valorizzare l’evento"

di Claudio Cumani

A testa alta. Così Simone Menegoi, per la terza volta direttore artistico di Arte Fiera, presenta la kermesse che, dopo la pausa forzata provocata lo scorso anno dalla pandemia, si ripresenta nel segno della ‘qualità espositiva’ dal 21 al 23 gennaio prossimi, con preview il 20. La conferma è arrivata ufficialmente ieri: saranno 139 le gallerie presenti e tre le sezioni che affiancheranno la Main Section per approfondire altrettanti ambiti importanti: Focus ospiterà l’arte moderna e del dopoguerra storicizzato, Pittura XXI accoglierà la pittura del nuovo millennio mentre Fotografia e immagini in movimento si incentrerà appunto su fotografia e video. Curatore della prima sarà il critico Marco Meneguzzo, responsabile della seconda è Davide Ferri mentre toccherà alla piattaforma Fantom affrontare il medium fotografico. Dice il direttore Menegoi, il cui mandato scadrà nel 2023: "Ripartiamo con una selezione di gallerie senza cedimenti qualitativi arricchita da alcune interessanti new entry, con allestimenti rinnovati e con un percorso di visita più razionale ed efficiente".

Insomma l’edizione numero 45 della più longeva fiera dell’arte italiana (è stata fondata nel lontano 1974) vuole continuare ad essere la manifestazione di riferimento per le gallerie italiane e per l’arte del ventesimo e ventunesimo secolo del nostro Paese. "E’ un’edizione – conferma il direttore – che si muove nel solco delle precedenti, pur avendo rimodulato alcune situazioni. Del resto non si possono calare in ogni stagione novità sostanziali. L’importante è posizionarsi su identità precisa". Anche stavolta l’invito rivolto agli espositori è quello di presentare un numero limitato di artisti e sono state quindi incoraggiate le proposte monografiche tanto per gli storicizzati che per le nuove generazioni. Non a caso stavolta gli stand monografici saranno 35, cioé un quarto del totale.

Nel 2022 Arte Fiera si snoderà nei padiglioni 15 e 18, dedicati rispettivamente al contemporaneo e all’arte del ventesimo secolo, con un nuovo percorso di accesso.

Spiega il presidente di BolognaFiera Gianpiero Calzolari: "In un momento come questo abbiamo deciso, con importanti investimenti, di realizzare nuovi allestimenti proprio per valorizzare l’immagine della manifestazione e le proposte delle gallerie". Non ci sarà più Gloria Bartoli, la vice-direttrice chiamata di recente a nuovo incarico dalla Fondazione Agnelli di Torino. Ma come andrà in termini di pubblico questa edizione? "È difficile immaginarlo – ammette Menegoi –. A una perdita numerica di visitatori potrebbe fare da contrappeso la presenza di spettatori motivati in grado di assicurare un buon fatturato alle gallerie. Confidiamo che anche dall’estero arrivino collezionisti. Finora le fiere di altro genere hanno avuto un calendario serrato e buon riscontro di pubblico". I giorni di Arte Fiera saranno anche quelli di Art City, sul cui calendario anche c’è il massimo riserbo.