
Una costellazioni di eventi in città, dal 6 al 16 febbraio. Tanti artisti stranieri e opere da esplorare con il bus
È l’edizione più ambiziosa di sempre quella di Art City 2025, quella in scena dal 6 al 16 febbraio. Lo afferma Lorenzo Balbi, direttore del MAMbo, da otto anni condottiero della celebre manifestazione parallela a Arte Fiera, che in tredici stagioni è diventata il ’miracolo bolognese’ che altre città italiane vorrebbero replicare. Negli anni, grazie al costante lavoro di chi opera nell’arte e all’amministrazione comunale che con la Fiera ci ha creduto, è cresciuta la partecipazione dei soggetti pubblici e privati. Il calendario, che si allunga da quattro a dieci giorni, conta 270 appuntamenti tra mostre, performance, talk, installazioni.
Re di tutti gli eventi è lo Special Program Le Porte della città con la curatela di Caterina Molteni, che quest’anno rende omaggio alle dieci Porte di Bologna e il pubblico potrà scoprire altrettanti interventi artistici e percorrere gli otto chilometri di tragitto anche con il City Red Bus nelle giornate di sabato 8, domenica 9, sabato 15 e domenica 16 febbraio alle 15: due ore e mezza di ’experience’ (15 o 12 euro) prenotando sul sito Bologna Welcome. Il tour che si può fare anche in bici o a piedi, si apre con Porta Mascarella dove il greco Angelo Plessas colloca, nella facciata del varco, l’opera Extropic Optimisms: Portal IV, e si chiude a Porta Galliera con Andrea Romano che presenta Anteo, ispirato alla storia del ragazzo bolognese Anteo Zamboni ucciso da un gruppo di squadristi fascisti. In questo programma speciale è sempre sostanziosa la partecipazione di artisti stranieri, ma, spiega Balbi "non si tratta più solo di un modo per portare un contributo internazionale in città, ora gli artisti diventano veicoli per portare il nostro nome nel mondo".
Art City arriva nei palazzi, nelle associazioni, nelle fondazioni, nelle gallerie, negli spazi istituzionali e travolge i musei (dal 6 al 9 febbraio con il biglietto di Arte Fiera, l’ingresso è gratuito nelle sedi dei Musei civici coinvolti nel programma), culminando nella Notte bianca sabato 8 febbraio. Iniziative che vedono alla Fondazione Collegio Venturoli La finestra sul cortile tra il film di Hitchcock e la ricerca di cinque giovani artisti, alla Raccolta Lercaro in mostra le opere di Agostino Arrivabene su trascendenza e dialogo interiore, a Palazzo Pepoli Alessandro Bergonzoni che arriva con l’installazione Tavolo delle trattative, a Palazzo Vizzani, sede di Alchemilla, In Our Real Life di Jason Hendrik Hansma, all’Archivio di Storia delle Donne I quaderni di Hannah Arendt nell’installazione di Sabrina Mezzaqui e all’assemblea legislativa della Regione Cronotopo 0. Lay out n. 1, sculture di Julia von Stietencorn. Sabato 8 febbraio, inoltre, viene presentata alle 12 in via Petroni 9 una casetta gonfiabile che esce dalla finestra di Palazzo Verzaglia Rusconi, è Inflating House di Alfredo Barsuglia.
Molto soddisfatto dello special program sulle Porte – dal 2007 al 2009 Banca di Bologna, oggi main sponsor di Art City, le ha riportate all’antico splendore – il sindaco Matteo Lepore, che annuncia l’arrivo di un progetto per restaurare le mura cittadine e anche un piano strategico per i musei "perché il nostro mandato parla della città anche con l’arte". Infine un ringraziamento collettivo a Simone Menegoi, nel suo ultimo anno alla guida di Arte Fiera e in particolare dal presidente Gianpiero Calzolari che sottolinea come insieme abbiano condiviso il progetto di rilancio della kermesse.