
Torna a Bologna, all’Arena del Sole, Saverio La Ruina, attore, drammaturgo e regista calabrese, che si è laureato al Dams...
Torna a Bologna, all’Arena del Sole, Saverio La Ruina, attore, drammaturgo e regista calabrese, che si è laureato al Dams e si è formato alla Scuola di teatro Alessandra Galante Garrone, lavorando poi con maestri come Leo de Berardinis e Remondi & Caporossi. Da questa sera (ore 19) a domenica alle 18 (mercoledì alle 21.30, giovedì e venerdì alle 19 e sabato alle 21.30) la Sala Thierry Salmon ospita lo spettacolo Via del Popolo, di cui La Ruina firma drammaturgia, regia e interpretazione, vincitore del premio Ubu 2023 come Miglior nuovo testo italiano.
Un tratto di strada di una cittadina del Sud che un tempo brulicava di attività: due bar, tre negozi di generi alimentari, un fabbro, un falegname, un ristorante, un cinema. Due uomini percorrono Via del Popolo, un uomo del presente e un uomo del passato, entrambi interpretati da La Ruina con il suo modo unico di narrare una storia, che spesso attinge dalla biografia personale e dalle tradizioni del Sud Italia: il primo impiega due minuti per percorrere 200 metri, il secondo 30 minuti. È la piccola città italiana a essere cambiata, è la società globalizzata: ai negozi sono subentrati i centri commerciali e la fine della vendita al dettaglio ha portato via posti di lavoro. "A cu appartènisi", chiedevano i vecchi paesani, ovvero "a chi appartieni?". E dalla risposta ricavavano le informazioni essenziali sull’identità di ognuno. Via del Popolo è il racconto di un’appartenenza a un luogo, a una famiglia, a una comunità. I duecento metri di strada rappresentano anche un percorso di formazione in cui sono gettate le basi della vita futura, dal quale emergono un’umanità struggente, il rapporto coi padri, l’iniziazione alla vita, alla politica, all’amore.