REDAZIONE BOLOGNA

Arcangelo Sassolino spinge la materia fino al suo limite

Arcangelo Sassolino spinge la materia fino al suo limite

Nell’ambito di Art City apre oggi (ma prosegue fino al 5 marzo) all’aeroporto Marconi la mostra ’La materia, al limite’. Curata da Manuela Valentini in collaborazione con Galleria Continua è ospitata al terminal riservato al traffico jet, elicotteri ed aeromobili privati, in via della Salute, 97. L’opera che TAG Bologna Aviazione Generale espone si chiama ‘Anco Marzio’, una scultura realizzata nel 2018 dall’artista Arcangelo Sassolino, classe ’67, vicentino. L’artista è noto per la sua tendenza all’utilizzo di materiali associati alla pesantezza, come cemento, marmo o acciaio, che vanno a creare un chiaro contrasto con il luogo dell’esposizione - un aeroporto - che di solito viene associato a un’idea di leggerezza (dato il legame con il cielo, le nuvole e il volo). Non è la prima volta che Sassolino si muove tra due poli opposti, ma la sua ricerca ha l’intento di mantenere gli elementi che propone in una tensione fortemente differenziale e che non si incontrino mai.

La scelta dell’opera, però, non è stata fatta solo per questo ma è dovuta anche al fatto che TAG Bologna riveste un ruolo strategico nel collegamento internazionale con la Motor Valley, il distretto che ospita fabbriche cone Ferrari, Maserati, Lamborghini, Ducati. Si tratta, infatti, di un pneumatico di camion costretto nella morsa di due putrelle che ne provoca il rigonfiamento di una parte, rendendolo, così, non utilizzabile. L’elemento in comune tra l’opera e lo spazio espositivo è l’aria, invisibile, ma allo stesso tempo estremamente presente. L’aria all’interno della gomma che viene compressa e porta al rischio dell’esplosione è sempre la stessa aria che permette il volo degli aerei.

Dunque ‘Anco Marzio’ è un’allegoria della vita, riflessione sul pericolo e la sofferenza. Quel pneumatico siamo noi, chiamati a resistere alle forze contrastanti che ci mettono a dura prova.

Alice Corvinelli