REDAZIONE BOLOGNA

Appennino in sofferenza Frane, un miliardo di danni

L’allarme di viale Aldo Moro, che anticipa 8 milioni per gli interventi urgenti

Stefano Bonaccini lo ripete da giorni: "Emergenza e ricostruzione vanno avanti insieme, crediamo non vi possa essere discontinuità".

Il motivo, oltre alla richiesta di nomina di un commissario della ricostruzione in tempi rapidi, è la necessità d’intervenire celermente in alcuni territori, visto che – come ha ricordato anche l’assessore regionale alla Montagna Igor Taruffi – "con 936 frane principali attualmente attive, servirà più di un miliardo di euro per riparare le strade e le altre infrastrutture danneggiate sull’Appennino emiliano-romagnolo dopo le alluvioni di maggio".

Da qui, insiste Taruffi da viale Aldo Moro, "per ricostruire le strade dell’Appennino abbiamo bisogno al più presto di un commissario alla ricostruzione e di risorse ingenti, probabilmente sopra il miliardo, perché sono centinaia le strade interrotte".

Il riferimento è anche alla frana che ‘taglia in due’ la cittadina di Monterenzio e interrompe la provinciale dell’Idice. In quel caso la Città metropolitana "sta verificando due ipotesi di fattibilità", o istituendo un senso unico alternato per riattivare la circolazione o realizzando un bypass con il montaggio di un ponte metallico sull’Idice. Il guaio è che "al momento – come sottolinea Taruffi – non si dispone di un finanziamento diverso dalla somma urgenza, quindi si pone il tema della ricostruzione e abbiamo quanto prima necessità di capire le scelte che farà il governo".

In pressing sul governo anche l’assessore al Bilancio Paolo Calvano: "Siamo in attesa decreto sulla ricostruzione che speriamo arrivi in tempi rapidi". Interpellato dalla Lega, Calvano spiega sempre nell’inizio seduta dell’Assemblea legislativa che la Regione ha messo in campo un primo stanziamento da otto milioni per l’anticipazione di una parte degli interventi in somma urgenza in modo da liberare risorse per l’autonoma sistemazione dei cittadini colpiti dall’alluvione.

"Abbiamo scelto questa strada per essere più rapidi", sottolinea Calvano, ma la Lega continua a mettersi di traverso. Tant’è che oggi, in Regione, verrà presentata la richiesta di istituzione di una commissione d’inchiesta sulla gestione del dissesto idrogeologico.

Va all’attacco anche la consigliera regionale azzurra Valentina Castaldini che mette al centro del dibattito la cassa di espansione del Navile-Savena di Bentivoglio, "un’opera sollecitata a più riprese dal 2014", mentre per Irene Priolo "quella cassa di espansione "ha fatto il proprio dovere in entrambe le alluvioni di maggio".