REDAZIONE BOLOGNA

Antonio La Forgia, la moglie: "Addio sereno, ma è un'inutile tortura"

Sedazione profonda, Mariachiara Risoldi posta sui social i motivi della scelta dell'ex governatore dell'Emilia Romagna

Mariachiara Risoldi e nella foto piccola Antonio La Forgia

Mariachiara Risoldi e nella foto piccola Antonio La Forgia

Bologna, 8 giugno 2022 - La notizia è di ieri: Antonio La Forgia,  ex deputato ed ex presidente della Regione Emilia Romagna, ha iniziato nella notte la sedazione profonda. E nella notte la moglie, Mariachiara Risoldi, posta sui social la straziante cronaca dell'addio al marito malato di tumore. Eccola. "La mente ironica e brillante di Antonio non c'è più. In una stanza della casa c'è un letto ospedaliero, a fianco le sedie. La famiglia allargata si alterna a fargli compagnia. Ci sente? Soffre? Il viso rilassato fa pensare di no. Ma il respiro è faticoso. Intanto si fa colazione, si pranza, si cena, ci si alterna a dargli carezze. Quel congedo sereno, amorevole, perfino allegro dopo 26 ore per i familiari assume le sembianze di una inutile tortura". 

La stessa esperienza è stata scelta anche da Fabio Ridolfi, il 46enne del Pesarese immobilizzato a letto da 18 anni.

SCHEDA / Sedazione profonda, cosa è

La malattia di La Forgia: un dolore troppo lungo

E continua: "Un dolore troppo lungo. Quadro clinico del 6 giugno 2022. Una metastasi in D10 e sulle costole , raggiunto il midollo, causava una paraplegia, altre sparse lungo la colonna, causavano un dolore in crescita esponenziale non contenibile con la terapia antalgica che non riusciva a tenere il passo con l'aumento dello stesso. Antonio si confronta con la famiglia allargata, a cui è consapevole di arrecare un dolore, ma da cui riceve sostegno e solidarietà e decide di avvalersi della legge 219/2017 rifiutando e sospendendo qualsiasi terapia, ivi incluse quelle salvavita. Effetto diretto del rifiuto o della sospensione di terapie salvavita, è la morte".

Trentatre anni di vita insieme

"Questa, a seconda del trattamento rifiutato o sospeso, non sempre è rapida. Per evitare dolore, nella fase terminale che si viene a creare con il rifiuto o l'interruzione di terapie salvavita, il medico può aiutare il paziente attraverso una sedazione palliativa profonda continua. Quello che la legge non contempla è la possibilità di mettere fine alla propria vita in breve tempo. Antonio 27 ore fa viene sedato. Gli ultimi quindici minuti ci salutiamo noi. Trentatré anni di vita assieme, un saluto scherzoso. 'Tu lassù non sedurre troppe signore'".