L’Antoniano si rifà il trucco per essere ancora più efficace nella sua missione di essere un valido sostegno ai poveri. Il lavori di ristrutturazione prevedono principlamente un adeguamento antisismico della struttura e fanno parte di un percorso che porterà al 2024, anno in cui l’opera festeggerà le 70 candeline.
"Dopo questo difficile anno di emergenza, in cui siamo rimasti accanto ai più fragili rimodulando e adattando al contesto di restrizioni sanitarie i nostri servizi, ora ci prepariamo a tornare alla normalità – spiega il direttore dell’Antoniano, fra Giampaolo Cavalli –. Ma una normalità diversa da quella che conoscevamo, con nuovi bisogni. Con la crisi economica generata dall’emergenza sanitaria sta aumentando la povertà: sempre più persone bussano alla nostra porta in cerca di un pasto, di una parola di conforto, di sostegno psicologico, di una casa, di un lavoro. L’isolamento a cui siamo stati forzati, inoltre, sta facendo sentire sempre più forte il bisogno di recuperare il senso della comunità".
I lavori verranno completati entro l’anno, e consentiranno ai frati minori del Convento dell’Antoniano di aumentare i servizi rivolti alle famiglie, come la cena nella mensa e un servizio di doposcuola per permettere ai genitori di non perdere occasioni lavorative. Crescerà anche l’offerta didattica e formativa con più ore settimanali dedicate ai laboratori.
Il progetto di ristrutturazione è stato reso possibile grazie alla disponibilità di tanti benefattori che da sempre sposano la causa di questa realtà. Fino a a quando le impalcature saranno presenti il servizio mensa è stato temporaneamente spostato sul terreno del campo da calcio e il pasto viene servito in una tensostruttura fornita da Comune di Loiano e dalla proloco dello stesso paese.