REDAZIONE BOLOGNA

Antoniano, la nuova mensa "Aiutiamo 1.500 persone"

Riapre la mensa dell’Antoniano dopo lavori di ristrutturazione. I locali inaugurati ieri dal sindaco Matteo Lepore, il ministro provinciale dei frati minori Enzo Maggioni e dal cardinale Matteo Maria Zuppi, sono il frutto dei lavori iniziati a luglio dell’anno scorso e che hanno coinvolto, in particolare, il piano della mensa e dei servizi per le persone e le famiglie che chiedono aiuto. Grazie ai nuovi lavori chi arriva in Antoniano si sentirà ancora più a proprio agio, a partire dalla prima accoglienza. Nasce, infatti, il nuovo spazio ’Welcome Antoniano’, vicino alla mensa, dove operatori e volontari danno il benvenuto a chi chiede aiuto e lo accompagnano a seconda delle necessità. La storica Mensa e la Cucina sono state interessate da ingenti lavori di rinnovamento, che le hanno rese più funzionali, anti-sismiche e più sicure. Per chi invece va in Antoniano per partecipare ai corsi, troverà una Sala Multimediale ancora più accogliente e tecnologica, dotata di strumenti digitali.

"Antoniano da sempre offre pasti, accoglienza e ascolto alle persone in difficoltà – spiega Matteo Lepore –. Oggi, con l’inaugurazione della mensa totalmente rinnovata fa un passo in più, rendendo più accogliente il luogo dell’incontro, della socialità e dove è possibile trovare un pasto caldo. Antoniano è un luogo di comunità, di integrazione.

L’inaugurazione è stata, anche, un’occasione per fare un bilancio dell’anno passato e fissare gli obiettivi per il futuro. Nel 2021 in tantissimi hanno chiesto aiuto all’Antoniano: la mensa, tra pasti caldi serviti e ceste alimentari, ha potuto garantire oltre 50mila pasti, in 1.500 si sono rivolti alla mensa e al centro d’ascolto e a 119 persone Antoniano ha fornito una casa e un alloggio. Ma l’obiettivo, grazie alle migliorie apportate, è quello di poter dare una risposta sempre più ampia e attenta a chi vive in difficoltà e aprirsi ancora di più all’intera città. Saranno, infatti, promossi nuovi percorsi, attività e laboratori dedicati a tutta la cittadinanza, che coinvolgeranno allo stesso tempo gli ospiti della mensa, del centro d’ascolto e chiunque abbia voglia di incontro e condivisione, con l’obiettivo di creare uno spazio di integrazione aperto a tutti i cittadini.