"Vorrei dedicare questo incontro ai ragazzi dell’Ucraina. È un momento difficile a causa della guerra, sapete che sono già arrivati a Roma e sono al Bambin Gesù alcuni bambini feriti per la guerra, preghiamo per loro".
Una giornata unica e intensa per i bambini del Piccolo coro dell’Antoniano, ricevuti a Roma da papa Francesco per celebrare la festa di San Giuseppe. Un momento di speranza e di fiducia nel futuro, che ha avuto come protagonisti oltre duemila piccoli dell’Antoniano di Bologna, i cori della ‘Galassia dell’Antoniano’ e un gruppo tra i numerosi bimbi aiutati e sostenuti con progetti speciali.
"C’è un motivo particolare per cui voglio ringraziarvi – sottolinea il pontefice –, e non solo voi, ma tutti quelli che hanno cantato nel Piccolo Coro dell’Antoniano: vi ringrazio perché voi unite le generazioni. Significa che le vostre canzoni piacciono ai piccoli e ai grandi, specialmente ai nonni. Le cantano insieme papà e mamma, i nonni e i nipoti. Alcune canzoni dello ‘Zecchino d’Oro’ uniscono le generazioni. E questo è molto bello e importante".
Grande commozione ed emozione da parte dei presenti all’udienza: "Siamo diversi per formare una sinfonia di voci – continua Bergoglio –, per formare una sinfonia di popoli. Questa è la pace. La pace non appiattisce le differenze, la pace è armonia delle differenze". Il papa fa ripetere più volte quel "la pace è armonia delle differenze" ai bambini, poi aggiunge: "Sono contento di festeggiare con voi la festa di San Giuseppe, con i vostri canti che danno speranza, anche nei momenti difficili, come questo che stiamo vivendo adesso a causa della guerra".
La giornata si è aperta con lo speciale evento Aspettando Papa Francesco condotto da Lorena Bianchetti, con la partecipazione del direttore dell’Antoniano fra Giampaolo Cavalli e del cardinale Matteo Zuppi. I bambini hanno poi incontrato il papa, ‘consegnando’ con le loro voci uno speciale dono: la canzone inedita ‘Fratelli Tutti, se vuoi’ scritta dal cardinale Lorenzo Baldisseri, con la collaborazione di don Francesco Marruncheddu e del Maestro Marcello Filotei, ispirata all’enciclica di Sua Santità, ‘Fratelli tutti’.
"Non crediamo nelle barriere, respingiamo la guerra, vogliamo la pace e un mondo di tutti fratelli, senza escludere nessuno – ripete fra Cavalli –. Davanti al Santo Padre vogliamo gridare, oggi più che mai, che nessun bambino può essere derubato della propria infanzia, dell’innocenza, del futuro, della vita".