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L’iniziativa ‘Fili di speranza’ per favorire l’inclusione lavorativa delle persone vulnerabili
Per aiutare le persone fragili che vogliono aprire la loro attività a Bologna, Antoniano e Cna hanno dato il via al progetto ‘Fili di speranza’. Con il finanziamento della Fondazione Impresasensibile Ets, l’iniziativa vuole, attraverso una formazione, insegnare ai partecipanti come si fa impresa e favorire l’inclusione lavorativa.
"In un contesto di crescita della povertà, il più importante è l’accompagnamento – spiega frate Giampaolo Cavalli, direttore dell’Antoniano –. Dal 2023, il numero di persone che vengono quotidianamente alla mensa è doppiato. Da 120 persone, sono ormai 250 a beneficiare del nostro aiuto, fino a 300 nei week-end. Nel 2024, in totale sono 3.000 individui che hanno frequentato la nostra mensa, erano 600 prima del covid". Questa la situazione che ha spinto Antoniano ad avviare, nel 2021, i percorsi di autoimprenditorialità e accompagnamento per cittadini vulnerabili.
Inoltre, il bisogno c’è. "Da qualche anno, tra la settantina di persone che accedono ai nostri servizi di accompagnamento, tante ci chiedono come fare per aprire la propria impresa – assicura Mena Sacchetti, dello sportello orientamento, formazione e accompagnamento al lavoro di Antoniano –. Alla fine del 2021, abbiamo organizzato il nostro primo laboratorio con un gruppetto di 8 ‘studenti’".
Nel progetto ’Fili di speranza’ pensato con Cna, il percorso già esistente è stato aggiornato e arricchito da una formazione di autoimprenditorialità. In più dei diversi enti impegnati nella collaborazione, saranno anche coinvolti pensionati attivi Cna per condividere esperienze e competenze. Visite di imprese sono previste per motivare i partecipanti e dargli una visione più ampia del mondo aziendale. Tra 7 e 10 persone seguiranno il processo che inizierà a marzo e durerà 3 mesi.
Dalla sua parte, Claudio Pazzaglia, direttore generale Cna Bologna, dice che si tratta di un progetto importante "la crescita culturale e personale dei partecipanti" e "per combattere la desertificazione dei negozi". Un’idea che sostiene anche Andrea Ciarini, presidente di Impresasensibile, per chi "l’iniziativa rappresenta un supporto forte al territorio".
Ultimamente, l’accompagnamento di Antoniano ha permesso a una coppia di realizzare il suo sogno. "Lui marocchino e lei peruviana, hanno aperto il loro negozio di prodotti artigianali: CasaFeliz", sorride Sacchetti.
Arthur Duquesne