San Giorgio di Piano e Argelato, 29 aprile 2018 - Fiducia Una parola che spesso qualifica il rapporto tra i condomini e il proprio amministratore. Ed era così anche per una professionista che lavora soprattutto nella zona di San Giorgio e Argelato. L’amministratrice avrebbe sottratto ai condomini che ha amministrato una cifra che oscilla tra i 300 e i 500 mila euro, arrivando a pagare vacanze, auto e altri beni con soldi prelevati direttamente dai conti correnti dei palazzi. Per questo motivo è stata denunciata dagli inquilini di sette palazzi per appropriazione indebita.
La professionista non aveva mai dato adito a dubbi sulla sua buona fede, ma negli ultimi cinque anni accadevano cose strane. Come lavori di sistemazione programmati da tempo che non venivano eseguiti accampando sempre scuse diverse. In realtà, i fondi venivano usati per le spese personali dall’amministratore. Le voci sul suo conto si sono diffuse in brevissimo tempo e anche i condomini che non sospettavano del suo operato, hanno iniziato a effettuare i controlli incrociati.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri della stazione di San Giorgio di Piano che hanno raccolto le testimonianze dei condomini. «Finché non ci siamo trovati alle prese con il blocco di servizi quali luce, acqua o gas non ci siamo resi conto di nulla – sottolinea uno di loro –. In questa situazione, se il palazzo ha una polizza legale, è tutelato almeno per le spese legali. Tuttavia, per quanto riguarda il recupero dei soldi, se la professionista accusata della truffa non ha beni intestati c’è ben poco da fare». Puntuali nel versare le spese condominiali, decine di famiglie, mai si sarebbero immaginate di risultare invece debitrici, per importi anche significativi, nei confronti dei fornitori, tra i quali le aziende di erogazione dei servizi pubblici. La gestione, in generale, si è rivelata oltre tutto approssimativa e confusionaria, tanto che sovente le spese di un condominio venivano pagate con i soldi di altri.
Gli abitanti di uno dei palazzi si sono accorti della grave e compromessa situazione solo nel momento in cui hanno ricevuto un decreto ingiuntivo dalla ditta che aveva provveduto a un intervento di sistemazione senza tuttavia ricevere alcun corrispettivo; ciò, nonostante i condomini avessero regolarmente versato, per tale scopo, circa 20mila euro sul conto corrente condominiale.
Non è la prima volta che accade nella zona di Argelato e San Giorgio che un amministratore si dimostri infedele: era successo cinque anni quando un altro professionista fu accusato di essersi intascato milioni di euro e di averli spesi in auto, moto, vacanze e addirittura gioco d’azzardo.