PAOLO ROSATO
Cronaca

Alunno pestato a sangue alle Aldini di Bologna. L’assessore Ara: “Un’assemblea pubblica contro il bullismo”

“Io e il sindaco Lepore incontreremo il ragazzo picchiato assieme ai genitori. Poi vogliamo organizzare un evento a scuola con prefetto e questore”

Alunno pestato a sangue alle Aldini Valeriani di Bologna. L’assessore Ara: "Un’assemblea pubblica contro il bullismo"

Bologna, 30 settembre 2023 – "Abbiamo sentito la famiglia, inoltre io e il sindaco Matteo Lepore incontreremo il ragazzo assieme ai suoi genitori. Il giovane è tranquillo è ha già chiesto di rientrare a scuola. In ogni caso, faremo un approfondimento attraverso un’assemblea pubblica". Daniele Ara, assessore comunale alla Scuola, fa il punto su come il Comune ha deciso di intervenire dopo i gravi fatti di martedì, quando un ragazzo minorenne delle Aldini Valeriani è stato aggredito e picchiato, alla fermata del bus vicina all’istituto, da un gruppo di coetanei. "Apparentemente senza alcun motivo scatenante – spiega l’assessore –, sembra strano che sia finito in una dinamica del genere".

La famiglia è scossa?

"Naturalmente, anche perché ripeto manca il movente. Abbiamo espresso loro la nostra solidarietà e la vicinanza".

Che cosa deve cambiare?

"Innanzitutto, va detto che le Aldini vedono una grande concentrazione di ragazzi e ragazze. Noi come Comune con i nostri servizi educativi facciamo tanto, ma serve anche e soprattutto la collaborazione delle forze dell’ordine. Questo è un tema fondamentale, perché serve una strategia comune. L’intervento educativo non basta: serve, affiancato, il presidio delle forze dell’ordine".

Per le Aldini state pensando a qualcosa in particolare?

"Faremo un approfondimento, terremo un’assemblea pubblica, d’accordo con il sindaco, alla quale inviteremo anche il prefetto e il questore".

Quando si terrà?

"Vogliamo fare le cose per bene, quindi puntiamo alla seconda metà di ottobre. Analizzeremo quello che succede cercando di vedere tutto quello che abbiamo sul campo. Vogliamo parlare alla città, vogliamo parlare con genitori e ragazzi".

Ecco, le cose in campo: come state contrastando i crescenti fenomeni di bullismo?

"Tante cose sono in moto da mesi. Per fine anno è previsto un bando unico per la gestione dei gruppi socio-educativi, dell’educativa di strada e dei centri anni verdi, che si occupano dell’aggregazione pomeridiana. Un bando unico con sei progetti diversi, uno per quartiere. Stiamo lavorando anche con Asp, per leggere meglio, insieme, il fenomeno: a volte alcuni casi sono collegati ai minori stranieri non accompagnati".

Lavorate anche a un rafforzamento del supporto alla genitorialità?

"E’ un punto fondamentale, al quale teniamo molto. Ci lavorano i servizi educativi con i quartieri. La scuola e i genitori sappiano cogliere i segnali dai ragazzi, le avvisaglie di insicurezza e della paura di uscire. Dopodiché è importante cogliere il disagio, ma è anche fondamentale lavorare con le famiglie nei loro contesti. Vogliamo inoltre favorire sempre di più l’integrazione tra il sociale e il sanitario".

Quello delle ‘baby-gang’ è un fenomeno incontrollabile?

"E’ un termine giornalistico, ma questi sono fenomeni di microcriminalità giovanile spontanea che fiorisce, ogni tanto, senza alcuna intenzione iniziale, precostituita, di fare male. Si parte da situazioni apparentemente innocue, che poi debordano. Ci ragioniamo sopra da tempo, ripeto, e per un giusto contrasto a questi fenomeni serve una strategia ancor più rafforzata con le forze dell’ordine. Bisogna prevenire e far sentire sicuri i ragazzi a scuola. A questo proposito sono molto importanti le settimane pedagogiche, che dureranno in città fino al 22 novembre, il programma è consultabile sul sito bolognazerodiciotto.it".