Castenaso (Bologna), 8 novembre 2023 – Una folla importante quella che, questa mattina, dalle 10 si è assiepata in piazza Bassi, davanti al Municipio di Castenaso, in attesa del generale Paolo Francesco Figliuolo, commissario straordinario per l’alluvione che è arrivato verso le 10.30. Si tratta di un nuovo sopralluogo – che durerà fino a domani – sei mesi dopo le devastanti piogge che hanno sfregiato il territorio metropolitano bolognese e quello romagnolo.
Dopo aver stretto la mano alle tante associazioni di soccorso del territorio e ai volontari che hanno fattivamente dato un aiuto durante le terribili alluvioni di maggio, il commissario, accompagnato dai sindaci di Castenaso, Medicina e Castel Guelfo (rispettivamente Carlo Gubellini, Matteo Montanari, Claudio Franceschi), del vicesindaco metropolitano Marco Panieri e dell’assessore regionale alla Protezione Civile Irene Priolo, si è diretto in Sala del Consiglio per fare un punto su quanto avvenuto e sui prossimi passi per la ricostruzione.
Figliuolo in conferenza stampa
“Di quello che è stato ho apprezzato molto la Parte della sinergia istituzionale perché così si raggiungono gli obiettivi - ha esordito il generale Figliuolo -. Sento spesso dire che siamo in ritardo, che non stiamo aiutando chi ne ha necessità. Dal 10 luglio ad oggi abbiamo messo a terra oltre 300 milioni di somma urgenza, 237 milioni per la difesa idraulica, 761 milioni per la rete viaria oltre che 8 milioni per l’edilizia residenziale”.
“Il territorio metropolitano bolognese non ha avuto un effetto deflagrante come quello che è avvenuto nel ravennate dal punto di vista agricolo. Ha avuto però un impatto, dal punto di vista dell’estensione degli allagamenti, tra i più ampi e devastanti per i raccolti e i terreni - ha dichiarato la Priolo -. Al pari dell’impatto che ha avuto dal punto di vista infrastrutturale e stradale: sono 665 i cantieri per un totale di 230 milioni di euro da investire e investiti. Noi, come Regione, stiamo gestendo la ricostruzione, come si può vedere dai lavori già portati a termine e dai lavori in corso come quello sull’Idice (dove abbiamo fatto lavori di sperimentazione che sarà il futuro), ma stiamo anche e contemporaneamente gestendo le allerte previste. E queste sono le argomentazioni che consegno oggi al generale. L’Emilia Romagna è così: si adatta, si adegua, ma non si accontenta”.
La visita
La mattinata è, poi, continuata con la visita del generale Figliuolo nelle area maggiormente colpite di Castenaso: lo stadio Negrini, il percorso sull’Idice e la Bassa Benfenati.
La prima giornata, quella di oggi, è dedicata alla pianura compresa tra Castenaso e Medicina, domani, invece, si partirà dal territorio di San Lazzaro per arrivare, poi, a Ozzano.
Il commissario ha in programma gli incontri con i sindaci del territorio, ma anche con i residenti. Molte aree sono ancora in fase di ricostruzione, infatti, e molte persone non hanno ancora potuto fare rientro in casa. C’è poi il problema delle frane: il territorio ha risentito enormemente dei disagi provocati dagli smottamenti.
Le ordinanze
Sono due le prime impressioni che Figliuolo ha avuto visitando il territorio, mesi fa alluvionato. Da una parte, “il ricordo di un avvenimento davvero tragico, ma dall’altro anche l'aspetto del ripristino”, ha detto Figliuolo. “Gli argini sono stati messi a posto. Ho visitato anche case che sono state allagate, le persone hanno presentato le loro problematiche, che spero troveranno risposte e conforto con le ordinanze. Una già emessa è quella per la ricostruzione e i rimborsi alle attività produttive e agricole; l'altra che è in registrazione alla Corte dei Conti adesso è per gli edifici abitativi, quindi per le famiglie”.
La risposta alle polemiche
Prima che il commissario Figliuolo partisse per la Gaiana, a Medicina, non è mancata un po’ di polemica. Il generale ha, infatti, trattato le accuse che spesso gli vengono rivolte in merito a fondi che non arrivano: “I fondi ci sono e siamo pronti a stanziarli. È inutile che ci vengano mosse polemiche e recriminazioni da alcuni sindaci: noi siamo pronti a dare i fondi, ma i singoli comuni e le amministrazioni devono compilare le pratiche per i rimborsi come previsto”. A rispondere a margine è l’assessore Priolo che, in poche parole, si è detta comunque a sostegno delle amministrazioni coinvolte: “Capisco i sindaci e capisco la loro preoccupazione oltre che le loro difficoltà”.
Poco dopo le 12 il generale è arrivato sull’argine del torrente Gaiana, nell’omonima via, dove, con le piogge dei primi di maggio scorso, tutta l’area abitata della zona venne sommersa per sparire sotto metri di acqua paludosa.
Qui il generale ha incontrato l’amministrazione comunale oltre che i vigili del fuoco e le associazioni locali. Con loro lungo l’argine i residenti della zona e alcuni agricoltori.