REDAZIONE BOLOGNA

Alluvione, smascherato finto volontario

Truffatore chiedeva offerte spacciandosi per incaricato della Protezione civile, ma all’ennesimo appuntamento ha trovato i carabinieri

Alluvione, smascherato finto volontario

Alluvione, smascherato finto volontario

Si finge volontario della Protezione Civile e raccoglie fondi, illecitamente, a sostegno delle popolazione colpite dall’alluvione di maggio, ma viene scoperto e denunciato dai carabinieri per i reati di truffa continuata e usurpazione di titoli. I militari della stazione di Monzuno hanno eseguito nei giorni scorsi un decreto di perquisizione locale e personale, con conseguente sequestro probatorio, nei confronti di un italiano di 42 anni, indagato per truffa continuata e usurpazione di titoli o di onori. L’uomo è già noto alle forze dell’ordine e in paese in quanto ha svariati precedenti per reati contro il patrimonio.

Il provvedimento nei suoi confronti, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, scaturisce da un’indagine lampo dei carabinieri di Monzuno. Tutto è partito dalle segnalazioni di alcuni monzunesi. Sono stati loro a notare, infatti, che, a seguito dell’alluvione che ha duramente colpito anche il territorio montano, un cittadino residente nell’Appennino, poi identificato nel 42enne, da qualche tempo si stava spacciando quale volontario della Protezione Civile. L’uomo, in veste di volontario, andava porta a porta per il paese e nelle aree limitrofe, con la scusa di raccogliere aiuti umanitari da destinare alle popolazioni colpite dall’alluvione. Aiuti che poi, una volta ricevuti, teneva per sé. Il 30 maggio scorso, i carabinieri, venuti a conoscenza che una tassista avrebbe dovuto incontrare il soggetto per consegnargli beni di prima necessità da destinare agli alluvionati di Ravenna, si sono presentati all’appuntamento riuscendo cosi ad identificarlo e incastrarlo. Vano è stato ogni tentativo dell’uomo di giustificare la sua attività di beneficenza. La tassista, ignara di quanto stava per accadere, una volta informata dei fatti, ha sporto una denuncia per truffa. Analoga denuncia è stata presentata anche da un’associazione di cacciatori della zona, che avevano donato all’italiano cibo e bevande del valore di 720 euro, sempre da destinare agli alluvionati.

Nella giornata dell’11 luglio, i militari della stazione di Monzuno, nel corso di una perquisizione dell’abitazione del soggetto disposta dall’autorità giudiziaria, hanno rinvenuto alcune pettorine con strisce catarifrangenti e altri indumenti riconducibili ad enti e associazioni varie: Protezione Civile, 118, Croce Rossa Italiana. Il materiale ritrovato è stato sequestrato.

Zoe Pederzini