Bologna, 10 gennaio 2025 – Ottocentosettantanove euro di multa per della ghiaia scivolata su una strada pubblica. Ghiaia proveniente da un corsello privato di una residenza sui colli e trasportata dalla furia dell’acqua precipitata con l’alluvione. A nemmeno due giorni dall’evento torrenziale che ha colpito Bologna.
Bizzarro, forse assurdo, il verbale recapitato a una cittadina di via di Casaglia che, lo scorso 21 ottobre, quando alcune strade erano ancora inagibili e a rischio frane a seguito delle piogge cadute la notte di sabato 19, ha ricevuto la visita della polizia locale. Con la proprietaria assente, è stato il custode ad aprire la porta agli agenti, che contestano alla signora di “non aver provveduto immediatamente a togliere dalla strada la ghiaia che, dallo stradello d’ingresso dell’abitazione privata, era stata trasportata dall’acqua sulla via di Casaglia – racconta la cittadina –. Siamo subito intervenuti, rimuovendo il materiale, che comunque non impediva in nessun modo la circolazione. In quel momento, sinceramente, non avevamo pensato alla ghiaia e io ero assente data la situazione di emergenza che stavamo vivendo. Sono potuta rientrare solo dopo l’arrivo della polizia locale”.
L’arrivederci della pattuglia, dopo la rimozione del pietrisco, è stato comunque l’annuncio di una sanzione che, prima o poi, sarebbe arrivata direttamente nella buchetta della cittadina. E così è stato: il 31 dicembre la notifica della multa è arrivata a casa, ma la signora essendo fuori città è riuscita a ritirare la raccomandata solo alcuni giorni dopo. In questo modo, dalla somma ridotta se pagata entro cinque giorni di 619,20 euro si è passati a 879. Una cifra da capogiro. Come si evince dal verbale, viene contestato alla proprietaria dell’immobile di non aver mantenuto la ripa del fondo laterale alla strada pubblica nella condizione di prevenire la caduta di materiali. “Ho intenzione di andare a fondo e di fare ricorso”, tuona la residente, che si sta muovendo per vie legali con il supporto del suo avvocato.
Sul tema interviene Annamaria Cesari, consigliera di Forza Italia del Porto-Saragozza e coordinatrice cittadina: “Spiace constatare che ancora una volta il Comune, anziché tendere la mano ai cittadini, abbia preferito emettere sanzioni – tuona –. Sarebbe interessante sapere, invece, quante multe abbia elevato a sé stesso in conseguenza della fuoriuscita di terra e ghiaia dai parchi collinari”. Se lo stesso impegno “fosse applicato nel gestire gli affari pubblici nel quotidiano – continua Cesari –, saremmo in una città performante. Lo zelo è stato applicato nell’immediatezza di un’alluvione, nei confronti di una proprietà che non sarebbe potuta intervenire a causa delle frane né avrebbe potuto incaricare una ditta trattandosi del weekend” per risolvere il disagio.