Alluvione, l’affondo di Priolo: "Ora interventi straordinari urgenti". Si spacca l’Assemblea legislativa

Scontro maggioranza- opposizione. E il commissario Figliuolo: presto aggiornata l’ordinanza del Pnrr

Alluvione, l’affondo di Priolo: "Ora interventi straordinari urgenti". Si spacca l’Assemblea legislativa

La presidente facente funzioni della Regione Irene Priolo ha chiesto «un’accelerazione importante nei lavori» da parte del governo

L’incontro con il commissario Figliuolo con la richiesta di iter-lampo per le opere strategiche, poi l’attacco alzo zero al governo, in Assemblea Legislativa, per le parole sui soldi non spesi per mettere in sicurezza il territorio dell’Emilia-Romagna ("una pugnalata alla schiena da chi, se non altro per ruolo, avrebbe dovuto tendere una mano") e la presa d’atto che le distanze tra centrosinistra e centrodestra, nonostante tentativi di de-escalation in aula, restano insormontabili. La giornata di Irene Priolo, presidente facente funzione della Regione, è stata di nuovo catalizzata dall’alluvione e dai suoi effetti, pratici e politici.

In mattinata Priolo ha incontrato Figliuolo, insieme con il sottosegretario alla Presidenza di viale Aldo Moro, Davide Baruffi, chiedendo "procedure straordinarie e immediate" per le opere strategiche più urgenti, sul modello del ponte Morandi di Genova. Una richiesta, fa sapere la Regione, che "è stata recepita" dal commissario. La struttura commissariale si è poi impegnata a rivedere l’ordinanza del Pnrr alla luce dell’alluvione della scorsa settimana, che verrà comunque approvata in tempi rapidi e che contiene l’elenco delle opere da realizzare entro il 30 giugno 2026, da affiancare agli interventi urgenti e a quelli necessari alla messa in sicurezza dei territori. La Regione, dal canto suo, in pochi giorni invierà alla struttura commissariale l’elenco delle prime opere straordinarie dei Piani speciali da anticipare: alcune di ambito idraulico e altre relative a ponti che ormai rappresentano "situazioni insostenibili rispetto al deflusso regolare delle acque", come sottolinea ancora viale Aldo Moro.

In aula, il dibattito nell’ultima seduta dell’Assemblea, è stato dominato dal botta e risposta tra maggioranza e opposizione. Alla richiesta del Pd, avanzata da Manuela Rontini, di una ’tregua’ delle polemiche dell’alluvione, l’opposizione ha risposto picche, con Massimiliano Pompignoli (Fdi) che ha accusato viale Aldo Moro di concentrarsi solo sull’innalzamento del budget di 6.000 euro per i beni mobili, Daniele Marchetti (Lega) che ha accusato la Regione di non avere speso le risorse per mettere in sicurezza il fiume Lamone, in Romagna, mentre Valentina Castaldini (Forza Italia) ha provato a mediare ricordando che "le accuse reciproche non basteranno" a risolvere i problemi sul terreno. Nella replica finale Priolo ha sottolineato la necessità "di un’accelerazione importante, avendo davanti autunno e inverno. Non possiamo pensare che basti solo il grande impegno del commissario straordinario Figliuolo. Il governo deve garantire una deroga straordinaria per approntare gli interventi urgenti". Intervento che ha provocato la reazione di Marta Evangelisti, Luca Cuoghi e Gian Carlo Tagliaferri (FdI), che hanno definito "inaccettabili le parole di Priolo che chiede un ‘piano serio’ alla struttura commissariale, come se fino ad oggi fosse accaduto il contrario".