GIOVANNI DI CAPRIO
Cronaca

Alluvione, incontro su via Zoccoli. I residenti: “Ora serve accelerare”

Seconda assemblea civica tra il Comune e gli alluvionati di alcune delle strade più colpite a ottobre. Lepore ribadisce: “Interverremo sui punti ancora scoperti”. Ma restano dubbi e perplessità dei cittadini

Alluvione, la situazione in via Zoccoli (zona Andrea Costa) pochi giorni dopo la valanga di fango

Alluvione, la situazione in via Zoccoli (zona Andrea Costa) pochi giorni dopo la valanga di fango

Bologna, 29 gennaio 2025 – Il sipario di colore blu del cinema Bellinzona si apre, dando il via alla seconda assemblea civica dedicata all’alluvione. Nella serata di ieri sono stati oltre un centinaio i cittadini accomodati sulle poltrone rosse, tutti interessati dall’esondazione del 19 e del 20 ottobre. Questa volta è toccato ai residenti di alcune delle vie più colpite dall’alluvione a ricevere udienza dal Comune: via di Ravone, Zoccoli, XXI Aprile, del Genio e del Meloncello. Giunta e bolognesi del quartiere Porto-Saragozza hanno dialogato riguardo ai corsi d’acqua straripati durante quella notte di metà ottobre. Prima, però, il sindaco Matteo Lepore ha ribadito l’impegno dell’amministrazione per quanto riguarda "la sistemazione delle tubature nelle vie Zoccoli e Montenero".

Su fondi e risarcimenti, il Comune "aspetta indicazioni del Governo e da Curcio (commissario alla ricostruzione, ndr), ma serve accelerare": "‘Tappiamo i buchi’, ma occorre un piano dedicato al Capoluogo", sottolinea Lepore. Dopo il commento tecnico di Federico Grazzini, vicepresidente quartiere Porto-Saragozza e metereologo dell’Arpae, è arrivata la relazione dell’assessore Daniele Ara, delegato alla sicurezza idraulica della città: "Entro l’estate i punti danneggiati dall’alluvione verranno risistemati", annuncia Ara, sul palco insieme con l’assessora Matilde Madrid e a Davide Parmeggiani dell’Agenzia regionale per la Protezione Civile e la sicurezza territoriale.

Poi semaforo verde alle domande dei presenti alla riunione, con un gruppo di persone intervenuto direttamente al microfono: "Pensate a come risolvere i problemi, non a dirci cosa è successo", sottolinea una signora. E tra chi attacca direttamente Parmeggiani ("Non conosce la tombatura del Ravone") e chi Madrid ("Il piano di evacuazione non ha funzionato"), a fine serata per la platea sono ancora tanti i dubbi da chiarire. "Avete dato risposte allucinanti", sentenzia un’altra cittadina.

Acceso scontro sulla scadenza del bando per i dispositivi di protezione dalle alluvioni: "Il termine del 31 gennaio non ha senso". E ancora sull’ordinanza di evacuazione dei piani interrati: "Se fosse stata tempestiva – dice Sebastiano Sarti di via Zoccoli 13 –, avremo avuto 1,5 milioni di euro di danni in meno, in un solo condominio". "Va costituito un consorzio per la gestione di queste opere idrauliche", chiede un altro condomino di via Zoccoli. A raffreddare gli animi è Lepore: "Lavoriamo tutti dalla stessa parte, serve un salto di qualità".

Trovo stucchevole l'ennesima polemica degli esercenti, che ogni volta che succede qualche cosa, oltre al solito e molto remunerativo tran tran, dipingono scenari da tragedia. E' stato così con il covi