REDAZIONE BOLOGNA

Alluvione, dal decreto legge rimasti fuori alcuni territori del Bolognese: ecco i comuni esclusi dalle misure

La città metropolitana e il sindaco Lepore chiedevano di ampliare l'elenco dei Comuni interessati dai provvedimenti del dl convertito ieri in legge dal Senato

Bologna, Ponte della Motta: il collegamento tra Budrio e Molinella distrutto dall'alluvione (foto Ansa)

Bologna, Ponte della Motta: il collegamento tra Budrio e Molinella distrutto dall'alluvione (foto Ansa)

Bologna, 28 luglio 2023 – Colpiti dagli eventi alluvionali ma fuori dalle misure del decreto 61 sull’alluvione, convertito ieri in legge con il voto in Senato, è quanto è successo ad alcuni territori di Bologna. Fra gli emendamenti proposti dall'Emilia-Romagna, non è passato quello della Città metropolitana in cui veniva richiesto di rivedere l'elenco dei Comuni interessati alle misure previste. 

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Comuni non inseriti nel dl Alluvione

Il sindaco Matteo Lepore aveva chiesto fossero aggiunte quelle numerose aree del territorio metropolitano che erano rimaste fuori, ovvero Baricella, Bentivoglio, Camugnano, Casalecchio di Reno, Marzabotto, zona Saffi, Collina, Bellaria e San Savino del comune di Bologna e altre aree dei comuni di Castel Guelfo, Castel Maggiore, Castel San Pietro, Castenaso, Imola, Medicina, Ozzano dell'Emilia, Pianoro, San Benedetto Val di Sambro e Sasso Marconi.

Quali sono le misure del dl

“Adesso la doccia fredda della mancata modifica - spiega il Capo di gabinetto in Città metropolitana Sergio Lo Giudice -. Quell’elenco non riguarda i danni materiali che potranno essere richiesti, se e quando il Governo sbloccherà i fondi necessari, da famiglie e imprese di tutti Comuni dell’area metropolitana, anche se la cifra stanziata di 4,5 miliardi è solo la metà di quanto stimato dalla sola Emilia Romagna”. 

Lo Giudice ci tiene a sottolineare però che l’assenza da quell’elenco impedisce alle popolazioni dei comuni esclusi di accedere a una serie di opportunità importanti come la sospensione dei termini in materia di adempimenti tributari, contributivi e giudiziari, esonero dal pagamento dei contributi universitari, accesso agli ammortizzatori sociali e indennità per i lavoratori autonomi, interventi in ambito contabile e finanziario a favore delle imprese proroga dei termini per il rendiconto 2022 dei comuni. “Un rifiuto inspiegabile che getta un’ulteriore ombra sull’avvio di un percorso di ricostruzione che tarda ancora a partire”, conclude amaro il Capo di gabinetto. 

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La polemica politica

L’allarme è stato accolto anche dai deputati del Pd. "Fallimentare l'azione del Governo nel decreto. Non sono inseriti i territori colpiti indicati dagli Enti locali. Torneremo a chiedere quello che è giusto per l'Emilia-Romagna", afferma il parlamentare bolognese Andrea De Maria

Una posizione condivisa anche dal Pd Bologna: “Saranno negate le possibilità alle imprese di accedere al credito d'imposta e una serie di opportunità importanti per le popolazioni colpite, come la sospensione dei termini in materia di adempimenti tributari", affermano la segretaria Federica Mazzoni, e la responsabile enti locali Belinda Gottardi.

"Osserviamo con grande preoccupazione la decisione del Governo di ignorare le istanze della nostra Regione e dei suoi cittadini. La mancata accettazione delle modifiche riguardanti i comuni colpiti dall'alluvione è un autentico oltraggio alle comunità locali, privandole di opportunità e agevolazioni in seguito ai danni subiti", insistono le due dem.