La vita di un artista tanto noto quanto sconosciuto: Lucio Battisti, che in questi giorni avrebbe compiuto 80 anni. L’occasione per saperne di più su questo straordinario interprete è questa sera (alle 20.30), all’Oratorio di San Filippo Neri, dove il giornalista Ernesto Assante presenta il suo ultimo libro Lucio Battisti (Mondadori), una biografia che esce in occasione della ricorrenza. C’è una bellissima contraddizione che avvolge la storia, la musica, la personalità di Battisti: essere, forse, l’artista musicale più celebre di sempre in Italia, quello più conosciuto, popolare, con canzoni che sono ancora parte integrante del tessuto connettivo della cultura italiana, ma al tempo stesso essere ‘sconosciuto’, privo di una biografia pubblica.
Ed è proprio il ‘mistero’ Battisti quello che questo libro indaga, unendo i pezzi di un puzzle partendo dal binomio Battisti-Mogol, i cui brani sono stati la colonna sonora di un decennio della storia d’Italia, gli anni Settanta. Poi si passa alla fine di quel decennio, in cui Battisti è diventato una voce, priva di corpo, cristallizzato nell’immagine del ragazzo con i capelli ricci e il foulard che non invecchia mai. C’è invece un Battisti elettronico e invisibile, volutamente lontano dal mondo, che con Pasquale Panella ha disegnato i contorni di un universo visionario e ai limiti dell’avanguardia.