Alleanze, il rush finale. De Pascale e Renzi al lavoro per l’accordo. Italia Viva nella civica

Ultimo weekend di trattative, manca ancora il via libera definitivo. Cinque Stelle tranquilli, colloqui fitti tra il candidato e il leader nazionale. L’ex premier dovrebbe candidare Pigoni e Mazzetti, in bilico Felicori.

Alleanze, il rush finale. De Pascale e Renzi al lavoro per l’accordo. Italia Viva nella civica

Michele de Pascale, candidato del centrosinistra alla Regione Emilia-Romagna

Mancherebbe sostanzialmente solo la voce ufficiale per dire, dopo questa telenovela infinita, che il campo largo in Emilia-Romagna esiste ancora. Così è, malgrado scossoni improvvisi, perché l’accordo con il Movimento Cinque Stelle è saldo e perché la richiesta pentastellata di non avere di fianco il simbolo di Italia Viva sarà esaudita con l’inserimento di due o tre candidati renziani nella civica del candidato presidente, al secolo Michele de Pascale, figura a cui si stringerà attorno tutto il centrosinistra. La parola definitiva dovrebbe arrivare al massimo domani, anche perché tra pochi giorni si va tutti in Corte d’appello a vidimare i listoni per le urne del 17 e 18 novembre.

CINQUE STELLE

Massima tranquillità nei ranghi del presidente Giuseppe Conte, che ha visto lunedì de Pascale per mettere il lucchetto all’accordo elettorale. Intesa che era già stata certosinamente costruita dai due coordinatori territoriali del movimento, Gabriele Lanzi e il senatore Marco Croatti, e che è stata messa in discussione da quel "il campo largo non c’è più" che Conte disse una decina di giorni fa alla trasmissione televisiva ‘Porta a Porta’. I litigi con Matteo Renzi dovrebbero essere superati così, con l’assicurazione che il simbolo di Iv non ci sarà. A metà della settimana prossima, probabilmente, la chiusura del programma elettorale traghetterà tutti verso il voto senza più tensioni

ITALIA VIVA

Bocche cucite finora anche all’interno di Italia Viva. L’accordo ‘logistico’ lo chiuderanno Michele de Pascale e Matteo Renzi in queste ore, i telefoni squillano a ripetizione. Esclusa la lista dei riformisti, dove ci saranno i simboli di Azione, Più Europa, Socialisti e Repubblicani. Quindi, i renziani a meno di colpi di scena improbabili dovrebbero finire, come chiaro da giorni, nella civica del presidente. E’ ancora incerto però il numero dei ranghi, dai quali secondo alcuni rumors – non confermati – potrebbe finire fuori Mauro Felicori, assessore regionale uscente alla Cultura. Soltanto l’ufficialità della lista chiarirà questo passaggio, secondo ultime indiscrezioni sarebbero invece più al sicuro le candidature della consigliere regionale uscente Giulia Pigoni e del presidente regionale di Italia Viva, Stefano Mazzetti, già sindaco di Sasso Marconi. Non è però escluso, visto anche il ruolo ricoperto in viale Aldo Moro e l’importante profilo (ben 5.370 voti alle Regionali del 2020), che Mauro Felicori possa finire in lista al pari degli altri due esponenti del partito di Matteo Renzi.

Sarà ‘guerra’ di preferenze in ogni caso in tutte le liste, anche nella civica di de Pascale, che oltre ai renziani (probabilmente) vedrà in pista anche profili di importante riferimento come Andrea Babbi e l’ex responsabile dell’emergenza all’ospedale Maggiore, il dottor Giovanni Gordini. Per essere eletta correrà anche l’infermiera Nadia Assueri, premiata dal Capo dello Stato, mentre in Avs promette scintille la sfida a distanza tra Silvia Zamboni (Verdi), consigliera regionale uscente, e Simona Larghetti, consigliera comunale a Palazzo d’Accursio con Coalizione civica e delegata metropolitana alla Mobilità sostenibile.

Paolo Rosato