REDAZIONE BOLOGNA

Alle Aldini Valeriani 2.650 iscritti "Tante opportunità per i giovani"

Numeri da record all’istituto tecnico-professionale di via Bassanelli: "Siamo tra i più grandi del Paese". Il preside Santucci: "Il nostro segreto? Una solida tradizione a cui si unisce una costante spinta innovativa".

Alle Aldini Valeriani 2.650 iscritti "Tante opportunità per i giovani"

"Quanti studenti abbiamo ora? Be’ 2.650 di cui circa duemila sul tecnico e i restanti tra professionale e serale cui vanno aggiunti 340 docenti". Silenzio parlano le Aldini Valeriani. "In effetti siamo uno tra gli istituti tecnici più grandi del Paese", osserva il preside Pasquale Santucci che si prepara, tra l’altro, a gestire il maxi cantiere da 3 milioni e 500 mila euro con cui la Città metropolitana rifarà tetti, bagni, pavimenti e infissi. Con tanto di trasloco dei ragazzi al Centro sportivo Biavati perché le quattro palestre saranno oggetto di cantiere. In città basta dire via Bassanelli e subito compaiono i 35mila metri quadri di copertura di quello strano edificio scolastico che dentro è tutto un progettare, costruire, forgiare, inventare, innovare, formare e sfornare tecnici e futuri ingegneri. Già infatti: le Aldini Valeriani non sono solo una formidabile macchina occupazionale ("Le imprese cercano i nostri studenti mentre sono ancora sui banchi"), ma anche una strada maestra per l’università. "Abbiamo il progetto Aldini-Ingegneria: si tratta di un corso potenziato di matematica per i ragazzi che hanno quella inclinazione, quel talento", spiega Santucci.

Ecco, sono proprio i talenti quelli che fa crescere l’Iis Aldini Valeriani fin da quel 1844 quando i due fondatori, il fisico Giovanni Aldini (1762 – 1834) e l’economista Luigi Valeriani (1758-1828), attraverso lasciti e precise volontà testamentarie al Comune, s’inventano le Scuole Tecniche Bolognesi Aldini Valeriani pubbliche e gratuite. Qual è il segreto del successo delle Aldini Valeriani? "Siamo bravi", ammette con una battuta Santucci. Difficile dargli torto: le famiglie iscrivono i figli con buona pace della crisi dei tecnici. E le imprese cercano via Bassanelli. Tanto per fare un esempio: dopo il progetto Desi (alternanza scuola lavoro) con Ducati e Lamborghini, ora debutta Penske Car, multinazionale statunitense (Penske Automotive Group) nella commercializzazione e nell’assistenza di brand di lusso. Le Aldini Valeriani "possono contare, da un lato, su una ricca e solida tradizione", osserva Santucci e, dall’altro, su una forte spinta "innovativa e su rapporti molto stretti con il territorio, con le sue imprese. Questo anche grazie alla Fondazione Aldini Valeriani", vicina di casa della scuola. Una porta interna li separa, mentre fuori sono solo una manciata di metri. Del resto che l’innovazione regni in via Bassanelli lo si vedrà venerdì 15 con l’inaugurazione del laboratorio di realtà virtuale.

f. g. s.