Alla fine la tombatura del Ravone in via Montenero è crollata del tutto. Le alluvioni di maggio 2023 e ottobre 2024 potrebbero avere dato il definitivo colpo di grazia alla protezione, che sembrava ormai logora da tempo, assediata dalle radici e appesantita dall’acqua. Lo aveva raccontato il Carlino a fine novembre, raccogliendo l’appello disperato dei residenti, preoccupati per il rischio di nuove piene: durante gli eventi alluvionali degli ultimi due anni dalla tombatura erano fuoriuscite diverse cascatelle, che avevano finito per allagare la via e soprattutto garage e appartamenti al piano terra nei condomini a due passi dal torrente nascosto.
Ora, di fronte a un crollo evidente, la paura è quella che con una nuova, preoccupante alluvione fango, detriti e limo potrebbero arrivare con ancora più prepotenza ad allagare l’intera zona circostante, fino a via Saffi. "Negli ultimi anni qualcuno aveva già posizionato alcune travi sopra la tombatura, probabilmente nel tentativo di rafforzare la copertura – racconta Antonella Graziosi, residente allarmata per la situazione –. La vegetazione però si è infiltrata sempre di più nel tunnel sotterraneo e ora, probabilmente a dicembre, la tombatura ha ceduto definitivamente".
Non solo, perché anche questa volta i cittadini lamentano la mancanza di risposte da parte delle istituzioni: "Ho scritto a diversi enti – prosegue la residente –: le poche persone che mi hanno risposto hanno sempre detto che quel tratto non è di loro competenza, in un continuo rimpallo di responsabilità. Non è giusto: un cittadino che alza bandiera rossa per segnalare un problema si trova disorientato di fronte a tutto questo. E non è giusto che ci venga sempre detto che la responsabilità è di qualcun altro. Il pericolo è imminente e sappiamo che le alluvioni possono verificarsi sempre più spesso: qualcuno deve intervenire subito".
Francesco Moroni