Abbassamento delle temperature e gelate notturne: l’inverno tardivo rischia di compromettere i raccolti di frutta in Emilia Romagna. Tant’è che nella notte tra martedì e mercoledì molti agricoltori hanno acceso i fuochi nei campi e messo in atto altri accorgimenti per contrastare il gelo. Purtorrpo, però, resta l’allarme. Perché se per ora le giornate sono limpide e soleggiate, ci sarà presto un brusco peggioramento delle condizioni meteo a partire dal weekend che si prevede all’insegna dell’instabilità e della pioggia.
"Tra il 18 e il 19 marzo la temperatura è scesa sotto lo zero. Pesche e albicocche sono in piena fioritura, una fase delicata per i frutti. Il rischio è che siano stati compromessi molti fiori, con un conseguente calo produttivo. Chi è dotato di mezzi antibrina ha fatto partire i cosiddetti ventoloni – spiega Alberto Notari, presidente di Cia Emilia Centro – ovvero pale sistemate nei campi che rimuovono gli strati d’aria più bassi, quindi più freddi, per mantenere la temperatura più alta e impedire l’allessamento dei fiori. Anche gli impianti di microirrigazione sotto chioma sono utili, perché l’acqua, con le temperature sotto zero, si congela attorno al fiore proteggendolo". Le centraline hanno registrato punte di meno 3 gradi per lungo tempo in diverse aree. "I ventoloni sono entrati in funzione questa notte - spiega Fabrizio Fregni, frutticoltore - e mi auguro che abbiano evitato il peggio. Ormai tutti gli anni assistiamo allo stesso fenomeno e questi accorgimenti, peraltro molto costosi, si rendono necessari per salvare il prodotto".
Timori anche per le forti piogge. "L’acqua - spiega Andrea Manzini, frutticoltore di Crespellano - nei giorni scorsi ha dilavato i fiori compromettendone l’impollinazione".
Per aiutare gli agricoltori, la Regione annuncia un piano. Oltre quattro milioni di euro già messi a bando nella nuova programmazione dello sviluppo rurale, in grado di generare investimenti potenziali sul territorio per circa sei milioni. Ai quali si aggiunge un recente ulteriore bando da 1,4 milioni. Sono i fondi per contrastare le gelate, come quelle improvvise di queste notti. Nel programma di sviluppo rurale precedente, ricorda inoltre la Regione, le risorse impegnate in questo senso avevano superato i 24 milioni di euro, divisi in 3 bandi (nel 2020, 2021 e 2023), che hanno generato investimenti in impianti antibrina per quasi 35 milioni di euro. "Grazie ai sistemi antibrina – dice l’assessore Alessio Mammi – le imprese possono difendere gli alberi dalle gelate e attivare forme di protezione necessarie a salvare la frutta. Abbiamo già investito nel complesso più di 30 milioni di euro e continueremo a farlo se ci sarà richiesto".
Martino Pancari