REDAZIONE BOLOGNA

Allarme Dengue: è un fake. Spunta la falsa ordinanza

Nel finto provvedimento ignoti hanno inserito nuove aree a rischio contagio. La settimana scorsa il caso di un cittadino colpito dal virus delle zanzare.

La disinfestazione di una strada (foto archivio)

La disinfestazione di una strada (foto archivio)

Dopo l’allarme-Dengue, la falsificazione dell’ordinanza e l’inserimento di altre strade nell’area di contagio.

Doppio allarme a Montepastore, dove dalla notte del 27 agosto era scattato il primo ciclo di disinfestazione dopo la registrazione di un caso di Dengue di una persona residente in quella frazione di Monte San Pietro alta. Essa si era recata al pronto soccorso per il persistere di una febbre resistente ad ogni terapia sintomatica.

A seguito degli accertamenti si è stabilito che si tratta della malattia virale trasmessa dalle zanzare, caratterizzata da febbre alta, eruzioni cutanee, e dolori muscolari e articolari.

L’ordinanza firmata dalla sindaca Monica Cinti, concordata con le autorità sanitarie dell’Azienda Usl di Bologna, conteneva le indicazioni precise delle strade o delle porzioni di strade che sono già state oggetto di interventi di disinfestazione.

Ieri però la brutta sorpresa: "Alcuni truffatori hanno alterato la mia ordinanza sindacale sulla Dengue inserendo vie errate! Avviso i cittadini che non sono oggetto di ordinanza e quindi non verranno disinfestate dalla ditta incaricata le vie: Valle D’Aosta, Via Piemonte, Via Belletti e Via Borgotto in Montepastore". Quattro vie che sono al di fuori dell’area di azione di un temuto contagio e che quindi non figurano nella vera ordinanza.

La sindaca passa poi a ribadire quali sono le strade oggetto di ordinanza e quindi di trattamento di disinfestazione: via Calvino, via Guttuso, la parte di via Varsellane e la parte di via Lavino, la provinciale che attraversa il borgo.

"Provvederò a denunciare chi ha diffuso false informazioni stampando e distribuendo una falsa ordinanza, responsabili di questo grave atto, compiuto durante una delicata fase, atto che sta destabilizzando le persone che abitano nella frazione e costringono l’ufficio ambiente e l’Azienda Usl ad un lavoro ulteriore, a scapito di chi ha veramente bisogno -chiarisce la Cinti-Sono schifata che ci sia chi pensa di speculare sulla paura delle persone e creare volutamente confusione e problemi, per questo farò tutto quanto in mio potere affinchè siano individuati i responsabili, che dovranno risponderne".

Gabriele Mignardi