BENEDETTA CUCCI
Cronaca

Alexander Payne, suggestioni circolari. Il regista spiega ’Merlusse’, sua ispirazione

Nell’incontro con il pubblico al Modernissimo racconta ’The Holdovers’: "Mi sono immerso del tutto negli Anni ’70" . Domani all’Arena Puccini Wim Wenders per il cult ’Buena Vista Social Club’ restaurato. Il Cinema Ritrovato già a 20mila presenze.

Alexander Payne, suggestioni circolari. Il regista spiega ’Merlusse’, sua ispirazione

Alexander Payne, suggestioni circolari. Il regista spiega ’Merlusse’, sua ispirazione

Wim Wenders ha ammesso che ne avrebbe presentati molti altri di film, oltre ai tre del programma, se avesse potuto, Alexander Payne ne ha introdotti due e forse per lui è sufficiente. Questo perché si ha l’impressione che ne voglia vedere tantissimi in sala, per scoprire magari una nuova suggestione da script, visto che il Cinema Ritrovato, come ha ricordato ieri prima della proiezione di ’Merlusse’ al Modernissimo, è il suo "festival preferito in assoluto". Il regista da Oscar per ’Sideways’ del 2005 e per ’Paradiso amaro’ del 2012, amatissimo per ’Nebraska’ del 2013, ha scoperto Bologna e il suo paradiso dei cinefili proprio dieci anni fa e torna ogni anno. Allora disse che avrebbe comprato casa in via Lame, perché su quella strada si affacciano due cinema, Arlecchino e Jolly e pure la stradina che porta alle sale Lumière, non è successo ma eccolo ancora sotto le Due Torri, con un programma davvero speciale cui non poteva sottrarsi. Domenica sera ha presentato la sua ultima fatica ’The Holdovers-Lezioni di vita’, che ha portato l’Oscar a Da’Vine Joy Randolph, come migliore attrice non protagonista. E poi ieri ha raccontato la sua ispirazione a una platea entusiasta e sold out, introducendo il film francese ’Merlusse/Vacanze in collegio’ del 1935 di Marcel Pagnol, su una pellicola 35 mm "fatiguée", ovvero stanca, come ha detto il direttore Gian Luca Farinelli, che spera di restaurarla per la prossima edizione. "Mi sento vendicato – ha ammesso Payne – perché circa 14 anni fa vidi al mio secondo festival preferito, Telluride, questo film che mi diede l’idea di fare The Holdovers e che oggi Gian Luca ha pensato di riproporre per parlare della mia ispirazione, cosa che mi fa un gran piacere perché darà la possibilità a Merlusse di tornare sotto i riflettori". Payne, 62 anni, una passione per Monicelli che ha omaggiato in ’Sideways’ (e che ha scoperto di avere una potrona con il suo nome al Modernissimo) ha raccontato di aver preso solo l’introduzione della pellicola francese sullo scorbutico maestro Blanchard soprannominato Merlusse che la vigilia di Natale si ritrova a cenare coi ragazzini che non sono potuti tornare a casa, rimanendo in collegio. Ma The Holdovers è un film sull’America degli anni Settanta. "Dopo aver scritto la sceneggiatura con David Hemingson – ha raccontato- ho pensato come sarebbe stato se oltre ad essere una storia di quegli anni, avesse avuto anche il suono e la luce di quell’epoca. Per Holdovers era come se io fossi stato davvero un regista anni Settanta che fa un film a lui contemporaneo". Alexander Payne, che con Wenders ha presentato in piazza Maggiore ’Sentieri Selvaggi’ di John Ford, è certo che lo incontrerete a qualche proiezione. Il maestro tedesco invece, lo vedrete stasera all’Arena Puccini per i 25 anni e il restauro di ’Buena Vista Social Club’. E forse anche a mangiare un gelato e a comprare un vinile al Disco d’Oro. Nel frattempo il Cinema Ritrovato è già a quota 20.000 spettatori nei primi due giorni e domenica sera ha richiamato 6.000 persone in piazza per ’Paris, Texas’, Wenders presente, naturalmente.