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Alessandra Matteuzzi uccisa dall'ex, la ministra Cartabia manda gli ispettori a Bologna

La denuncia del nipote Matteo Perini: "Spero che non paghi solo lui, ma che questo episodio serva a cambiare le cose". La difesa del procuratore capo Amato: "Fatto quel che potevamo, non è mala giustizia". Intanto amici e conoscenti hanno lasciato fiori sotto casa della vittima. Venerdì l'interrogatorio di garanzia di Giovanni Padovani

Bologna, 25 agosto 2022 - Fiori, lacrime e polemiche. Mentre il portico sotto casa dove Alessandra Matteuzzi è stata massacrata da Giovanni Padovani prosegue la processione straziata e silenziosa, con fiori e biglietti, la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, attraverso il suo Gabinetto, ha chiesto agli uffici dell'Ispettorato di "svolgere con urgenza i necessari accertamenti preliminari, formulando, all'esito, valutazioni e proposte" sul caso della donna che aveva denunciato per stalking proprio quell'uomo che poi l'ha uccisa a martellate

Giovanni Padovani in carcere: rilassato e impassibile - Alessandra Matteuzzi, gli amici: "Ovunque tu sia continua a splendere"

Fiori sotto il portico di casa di Alessandra Matteuzzi
Fiori sotto il portico di casa di Alessandra Matteuzzi

Alessandra Matteuzzi uccisa dall'ex, il direttore della Croce Bianca indigna il web

Oggi il sostituto procuratore Domenico Ambrosino conferirà l’incarico per l’autopsia sul corpo della donna, uccisa a martellate in testa. Domani, probabilmente, si terrà invece l’interrogatorio di garanzia sul ventiseienne accusato di omicidio aggravato da stalking, per lui la procura ha chiesto la custodia detentiva in carcere. 

Il procuratore: "Non è mala giustizia"

Alle polemiche scatenate dall'ennesimo femminicidio che poteva essere evitato, considerate le avvisaglie precedenti, ha risposto il procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato, a Radio 1: "Quello che potevamo fare l'abbiamo fatto - ha detto il magistrato -. In questa vicenda non si può parlare di mala giustizia. La denuncia è stata accolta a fine luglio, il primo agosto è stata immediatamente iscritta e subito sono state attivate le indagini che non potevano concludersi prima del 29 agosto perché alcune persone da sentire erano in ferie".

"Dalla denuncia della vittima - spiega ancora il procuratore - non emergevano situazioni di rischio concreto di violenza, era la tipica condotta di stalkeraggio molesto". Sulla efficacia di un uso più massiccio del braccialetto elettronico, nel caso ci siano gli estremi per applicarlo, Amato spiega: "Il vero problema che pone è quello dei costi perché già oggi quei braccialetti elettronici che potremmo dover utilizzare per alcuni reati, quando poi in concreto li vai a richiedere non si trovano. Serve la norma ma anche gli strumenti economici che la norma la fanno funzionare".

Il nipote di Alessandra Matteuzzi: "Mi aspetto che marcista in galera"

Tra i parenti che hanno parlato e espresso il loro dolore per la perdita di Alessandra Matteuzzi, è intervenuto il nipote della donna Matteo Perini: "Mia zia era una persona di cuore e non si meritava tutto questo, spero che questo episodio serva a cambiare le cose. Mi aspetto che lui marcisca in galera, ma che non paghi una persona sola, altrimenti succederà di nuovo".

La 56enne Alessandra Matteuzzi è stata massacrata di botte e a martellate dall'ex fidanzato Giovanni Padovani che lei a luglio aveva denunciato per stalking. La donna, come riferito da alcune testimonianze di persone a lei vicine, da giorni, viveva in un costante stato di preoccupazione.

La cugina di Alessandra: "Non è un fulmine a ciel sereno"

Nella casa di Alessandra a Bologna, stamattina c'era anche la cugina, l'avvocato modenese Sonia Bertolini: "Quello che è successo non è stato affatto un fulmine a ciel sereno - ha denunciato la cugina -, perché c'erano stati segnali precedenti, tanto è vero che c'era stata una denuncia. Il problema è nelle falle normative. se viene sporta una denuncia per atti persecutori e nel contempo non c'è una protezione, continueranno i femminicidi".