REDAZIONE BOLOGNA

Alcoltest obbligatori nei locali. Sotto le Torri, tutti sono pronti: "Per ora, nessuno lo ha chiesto"

Da dicembre, i bar devono avere l’etilometro. Un dipendente: "In centro è più facile, i clienti vengono a piedi"

Da dicembre, i bar devono avere l’etilometro. Un dipendente: "In centro è più facile, i clienti vengono a piedi"

Da dicembre, i bar devono avere l’etilometro. Un dipendente: "In centro è più facile, i clienti vengono a piedi"

"La gente ora ha paura di ordinare da bere nei locali?". Dal 14 dicembre scorso è tolleranza zero nei confronti di chi guida dopo aver bevuto, anche poco. E così, questa domanda retorica lanciata da alcuni ristoratori e baristi, trova una risposta eloquente: nel lungo periodo, il recente Codice della strada potrebbe colpire anche i commercianti, preoccupati di perdere eventuali clienti.

E allora, i gestori corrono ai ripari mentre devono fare i conti anche con l’aggiornamento di una regola già esistente dal 2010: è diventato necessario, per le attività che somministrano alcol dopo la mezzanotte, dotarsi di un etilometro. Basta averlo, anche se non in bella mostra. Difatti, l’obbligo è valido, anche per feste private, sagre di paese e manifestazioni; mentre la sanzione amministrativa, va dai 300 ai 1.200 euro.

Però, almeno sotto le Due Torri, quasi tutti i gestori sono già dotati dell’etilometro o se lo stanno procurando: "Nei locali del centro è più semplice trovare soluzioni alternative. Già prima dell’implementazione del nuovo codice, tante persone arrivavano a piedi, col bus o in taxi", afferma un dipendente di Ruggine, locale in Vicolo Alemagna, il quale si sta dotando dell’etilometro per conformarsi alla nuova legislazione.

Mentre a notare un calo nelle vendite degli alcolici a causa del nuovo codice, in particolare durante il periodo natalizio, è Alberto Andriolli di Guero, in via Goito, che ha già installato l’etilometro obbligatorio. "Sono consapevole che non sia cambiato nulla dal punto di vista del tasso alcolemico. Tuttavia, è stata fatta una comunicazione selvaggia alle persone, le quali sono sempre più impaurite e rinunciano ad andare al bar".

Non è un caso, quindi, secondo gli esercenti, che sia stato scelto il mese di dicembre per dare il via alla nuova legge. Anche se, sotto le Due Torri, questo periodo è "un po’ scarico di gente", dicono alcuni dei negozianti. Perlomeno nelle vie universitarie, quando numerosi studenti fuorisede tornano nelle loro città di provenienza per le vacanze di Natale.

Quindi, si spopolano anche i negozi la cui clientela è formata perlopiù da giovani. È il caso del bar Le Tuate, all’incrocio tra via Petroni e via San Vitale, dove hanno optato per lo screen salivare usa e getta. Ma non è il solo, diversi locali si sono dotati di questo strumento di misurazione dei gradi di alcol nel sangue. Ad esempio, alcune birrerie frequentate da studenti come il Cluricane Irish Pub in via Zamboni, quindi con una clientela diversa e che meno usa l’auto.

Anche cocktail bar del centro, come Velluto, in via de’ Toschi, si sono dotati del test. "Siamo obbligati ad avere l’etilometro, tuttavia, per ora nessun cliente ce lo ha chiesto", afferma Matteo Dondi, titolare di Velluto. Come locale, "ci è stato consigliato di comprare il test ‘col beccuccio’ piuttosto che quello salivare – parla -. In ogni caso, sempre più persone giungono al bar già organizzate, ai sensi della recente normativa".

Giovanni Di Caprio