REDAZIONE BOLOGNA

Alchemilla ospita la ’residenza’ di Giacomo Mallardo

Il giovane artista Giacomo Mallardo presenta le sue opere realizzate durante la residenza a Palazzo Vizzani, esplorando il tema della luce e della percezione di sé. Mostra aperta al pubblico fino al 28 settembre.

Alchemilla ospita la ’residenza’ di Giacomo Mallardo

Il giovane artista Giacomo Mallardo presenta le sue opere realizzate durante la residenza a Palazzo Vizzani, esplorando il tema della luce e della percezione di sé. Mostra aperta al pubblico fino al 28 settembre.

Ecco aprirsi di nuovo le porte del suggestivo spazio Alchemilla, all’interno di Palazzo Vizzani in via Santo Stefano 43, con l’opening e la visita allo studio e alle opere realizzate da Giacomo Mallardo, in due mesi di residenza. L’artista ventiquattrenne (nella foto), origini piemontesi e studi (ancora in corso) nel Biennio di Scultura - Arti Visive alla nostra Accademia di Belle Arti, è il vincitore del secondo premio del Concorso Zucchelli 2024 (la commissione selezionatrice era formata da Lorenzo Balbi, Graziella Battaglia e Carmen Lorenzetti), quello che offre la possibilità di residenza in uno spazio cittadino, in cui mettere a fuoco la propria ricerca attraverso l’allestimento con opere create nella permanenza.

Quelle che si vedranno oggi dalle 18 alle 21 e poi domani e sabato dalle 16 alle 19,30 (poi di nuovo fino al 28 settembre su prenotazione), ovvero fotografie e una scultura raccolte nel titolo ’Lucciole’, sono il proseguimento del dittico Shining out of nowhere (stampa su carta fotografica, 2024), parte di una serie fotografica focalizzata sull’esplorazione dei fenomeni di riflessione e rifrazione della luce manifestati da oggetti ordinari, provenienti da aree periferiche. "Durante la residenza – scrive Olivia Teglia, la curatrice bolognese classe 1995 abbinata all’artista– ha sviluppato una ricerca che esplora il rapporto tra percezione di sè, creazione artistica, ambizione e desiderio, attraverso la valorizzazione estetica della forma e l’esaltazione del potenziale trasformativo dei materiali, in un gioco di bagliori e riflessioni che si innestano nello spazio di Palazzo Vizzani".

b. c.