Bologna, 10 marzo 2019 - Il caldo e commosso applauso del Dall’Ara, prima di Bologna-Cagliari, il minuto di silenzio a Treviso, prima di De Longhi-Montegranaro. L’omaggio dell’Italia sportiva ad Alberto Bucci, scomparso sabato sera, all’età di 70 anni, è un qualcosa che accomuna tutti. E che attesta quante persone volessero bene ad Albertone, presidente della Virtus fino a sabato, ma prima ancora, coach di successo, mental coach, oratore e grande amico.
Bologna, la sua Bologna – Alberto è nato alla Bolognina, è cresciuto nei Salesiani prima di diventare allenatore professionista, prima alla Fortitudo e poi alla Virtus (tre scudetti, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana) – gli tributerà l’omaggio martedì.
Nella Sala Tassinari di Palazzo d’Accursio, dalle 9 alle 13, la camera ardente per rendere omaggio a un grande dei canestri. A un uomo capace di restare se stesso e di combattere per anni, con forza e coraggio, contro un male che non gli ha dato scampo.
Sempre martedì, ma alle 16, a Rimini, l’ultimo saluto al Coach, nella chiesa Gesù Nostra Conciliazione, in via della Fiera 82.
IL COMMENTO Un uomo coraggioso - di Angelo Costa