Un albero di Natale è stato acceso ieri mattina in Procura per combattere la violenza contro le donne. Accanto, un salvadanaio raccoglierà donazioni fino al 6 gennaio per l’associazione ’Casa delle donne per non subire violenza’.
Questa iniziativa mira a sensibilizzare sul fatto che i reati da ’Codice rosso’ continuano a essere numerosi anche in città. Tra il 1 luglio 2023 e il 30 giugno 2024, i fascicoli relativi alle ’fasce deboli’ legati a violenze sessuali, maltrattamenti, stalking, fino al tentato omicidio, sono stati 1.723 a carico di persone note e 585 contro ignoti. Le misure cautelari richieste, nello stesso periodo e per gli stessi reati, sono state 475.
All’area di specializzazione della Procura attinente alla violenza di genere, che comprende anche reati come prostituzione minorile e pedopornografia, coordinata dalla procuratrice aggiunta Lucia Russo, attualmente sono assegnati 13 magistrati su 23 sostituti presenti a Bologna. Questo Ufficio dal 2019 ha predisposto linee guida per le forze di polizia e per i magistrati relative alle modalità operative in tema di violenza di genere, con direttive per illustrare le riforme o per garantire buone prassi.
Per quanto riguarda i percorsi di ’uscita dalla violenza’ per consentire la sospensione condizionale della pena per l’imputato di reati di questo tipo, la Procura, col Tribunale, ha promosso un protocollo volto a individuare sequenze operative omogenee in sede processuale; soluzione inizialmente inedita a livello nazionale. Un altro protocollo di collaborazione è stato poi firmato tra Procura e Tribunale dei minori e Uffici ordinari, per creare una rete informatica connessa tra loro; la Procura ha poi promosso e cooperato alla stesura di un protocollo con l’Ordine degli psicologi regionale sulle linee guida in tema di ascolto del minore.