REDAZIONE BOLOGNA

Al Maggiore il super ecografo per il cuore in 3D

Inaugurato al Maggiore il nuovo Laboratorio di Ecografia Avanzata con ecocardiografo 3D per interventi cardiologici complessi e miglioramento dei servizi sanitari.

Al Maggiore il super ecografo per il  cuore in 3D

L’inaugurazione del nuovo Laboratorio di ecografia avanzata al Maggiore con l’ecocardiografo 3D super tecnologico

Una visione tridimensionale, estremamente dettagliata e in tempo reale, del cuore.

È quanto permette il nuovo ecocardiografo 3D, fulcro del nuovo Laboratorio di Ecografia Avanzata inaugurato ieri all’ospedale Maggiore. "Questa inaugurazione rappresenta un passo fondamentale per portare questo laboratorio, già avanzato, ai massimi livelli. È un punto di riferimento aziendale per la selezione dei pazienti candidati all’interventistica strutturale, trattati sia al Maggiore che nella cardiologia del Sant’Orsola", ha spiegato il direttore della Cardiologia del Maggiore, Gianni Casella.

L’ecocardiografo consente di eseguire ecocardiografie transesofagee (ETE), indispensabili per interventi cardiologici complessi, tra cui la riparazione della valvola mitrale. Questa tecnologia è in grado di ridurre significativamente i rischi di complicanze operatorie e migliorare il successo delle operazioni. Fondamentale per la realizzazione del laboratorio il contributo di imprese locali come Gruppo Hera, G.D, Coesia Company, PEI, Compomac, Bottonificio Lenzi 1955 e le famiglie Palenzona, Tommasini-Ricchi e Bignami, per un investimento di 150.000 euro. "Nella nostra azienda, è capitato che alcuni subissero interventi di cardiochirurgia. Un caso in particolare ci ha colpito e ci ha fatto riflettere sull’importanza di questo dipartimento e, più in generale, della sanità. Questo ci ha spinto a sostenere con convinzione questa iniziativa", ha dichiarato il presidente PEI, Giorgio Tabellini.

Anche la famiglia Tommasini-Ricchi ha partecipato con entusiasmo: "Nostro padre è stato ricoverato a lungo in questo reparto, che abbiamo sempre considerato il posto migliore dove potesse essere curato. Siamo felici di aver contribuito a un progetto così innovativo".

Insomma, una sinergia vincente tra pubblico e privato, come ha sottolineato anche il direttore generale dell’Ausl, Paolo Bordon: "Questo progetto dimostra come la comunità sostenga i professionisti e le strutture della sanità pubblica. Ovviamente, siamo avvantaggiati dal fatto che la Cardiologia del Maggiore è di altissimo livello ed è tra i primi 20 centri in Italia per l’interventistica coronarica, tra i primi in Emilia-Romagna per le ablazioni delle aritmie. Donazioni come questa motivano i nostri specialisti a continuare a innovare e migliorare i servizi per le migliaia di pazienti che ospitiamo".

Sara Ausilio