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Bologna, aggressione al Maggiore: azionato il ‘pulsante rosso’

Il nuovo sistema è entrato in funzione su chiamata di una delle guardie giurate del Pronto soccorso dopo che un paziente ha manifestato atteggiamenti violenti. La polizia è arrivata subito sul posto e ha preso in consegna l’uomo

Bologna, aggressione al Maggiore: azionato il ‘pulsante rosso’

Bologna, 20 marzo 2025 – Il sistema anti-aggressione al personale sanitario è stato azionato all’ospedale Maggiore in quanto era in atto un episodio di aggressione.

Il fatto è accaduto in Pronto soccorso, una delle aree ospedaliere dove le violenze si verificano con frequenza ma, in questo caso, è stato risolto tempestivamente proprio attraverso il nuovo sistema che funziona spingendo un pulsante di colore rosso che è collegato direttamente alla centrale operativa della polizia.

Il tentativo di aggressione è avvenuto intorno alle 8 quando una persona in evidente stato di malessere e parziale incoscienza è stata portata dal 118 nei locali del Pronto soccorso.

Già alla registrazione in triage, l’uomo aveva un atteggiamento poco collaborativo, pretendeva di essere visitato immediatamente, si spostava da una barella all'altra e infastidendo altri pazienti e il personale sanitario che stava assistendo i malati.

Le guardie giurate che sono in servizio presso il Pronto soccorso hanno notato l’atteggiamento e hanno tentato di calmare l’uomo che, invece, è diventato sempre più minaccioso e poi ha tentato di aggredire il personale della vigilanza.

Una delle guardie giurate ha premuto il pulsante anti-aggressione più vicino e attivato la comunicazione tramite interfono del triage con la Centrale operativa 113, mentre l’altra proseguiva nel tentativo di contenimento dell’uomo. Dieci minuti dopo l’azionamento del pulsante, una pattuglia della Polizia di Stato era già sul posto per prendere in carico il paziente agitato ed eseguire gli accertamenti del caso.

 L’intervento tempestivo delle guardie giurate e della Polizia ha permesso di evitare interruzioni nel servizio di assistenza, tutelare i professionisti sanitari dell’emergenza da possibili escalation e consentire la prosecuzione dell’attività ordinaria del Pronto soccorso.

Una prova positiva del funzionamento del nuovo sistema anti-aggressione nei pronto soccorso cittadini, attivato grazie al protocollo di intesa firmato lunedì scorso, 17 marzo, con un accordo firmato tra la Questura, la direttrice generale dell’Ausl, Anna Maria Petrini, quella del Sant’Orsola, Chiara Gibertoni e il direttore generale del Rizzoli, Andrea Rossi.