REDAZIONE BOLOGNA

Aggressione a Chiesanuova: "Ho rimproverato dei ragazzi. E mi hanno pestato a sangue"

In zona Murri un quarantanovenne ha ripreso dei giovani che gettavano bottiglie di vetro per terra. La moglie della vittima: "Lo hanno rincorso e colpito con calci e pugni". Al vaglio le telecamere.

Il parco dove è iniziata l’aggressione che è proseguita in via Murri

Il parco dove è iniziata l’aggressione che è proseguita in via Murri

di Chiara Caravelli

"Mio marito era uscito a portare fuori il cane, nel parco c’era un gruppo di ragazzi che stava bevendo delle birre e quando ha visto che stavano buttando le bottiglie per terra, ha detto loro di metterle nel cestino. Da quel momento, è partito il caos". A parlare è la moglie della vittima, un uomo di 49 anni, che lo scorso 4 ottobre intorno alle 17.30 è stato prima accerchiato e poi aggredito con calci e pugni da un gruppo di ragazzi stranieri. Siamo nell’area verde davanti alla chiesa di Chiesanuova, in via Murri. "Sono partiti prima con le offese di ogni tipo – racconta la moglie –, poi uno di loro gli è andato incontro con fare aggressivo e mio marito l’ha spinto via. A quel punto, sono arrivati anche gli altri, gli hanno lanciato una bottiglia di vetro e lo hanno inseguito dandogli dei pugni. Lui ha provato a nascondersi tra due macchine parcheggiate in via Murri, all’incrocio con via Beniamino Gigli, ma lo hanno accerchiato. Erano in quattro, due da una parte e due dall’altra".

Un’aggressione violenta a cui hanno assistito anche le persone presenti, sia passanti sia i gestori delle attività commerciali della zona, alcuni dei quali si sono anche chiusi all’interno dei negozi per paura di essere colpiti. "Dopo il primo pestaggio – continua – hanno chiamato i rinforzi. I ragazzi sono tornati e con loro sono arrivate altre tre persone, in questo caso adulte, che hanno parcheggiato la macchina sul marciapiede e sono andate contro mio marito. Lui ha provato a scappare, ma lo hanno buttato a terra e sono ripartiti con calci e pugni". Il quarantanovenne si è coperto da subito il volto e gli occhi, mentre i suoi aggressori continuavano a pestarlo. "Dopo qualche minuto – spiega la moglie della vittima – sono fuggiti. Alcune delle persone che hanno assistito alla scena mi hanno detto che se mio marito fosse stato fisicamente più piccolo, probabilmente sarebbe morto. Questo rende l’idea della violenza con cui lo hanno colpito, per niente tra l’altro".

Sul posto sono arrivati anche gli operatori sanitari del 118 e la polizia: gli agenti hanno acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona in cerca di elementi utili per l’esatta ricostruzione della dinamica dell’aggressione e per l’identificazione dei responsabili, che al momento non sono ancora stati trovati. La vittima ha riportato la rottura di una costola e diverse contusioni dovute al pestaggio, soprattutto all’occhio destro. L’aggressione nei confronti del quarantanovenne è solo la punta dell’iceberg di un problema che i residenti della zona hanno notato da tempo: "Qui la situazione è brutta e noi residenti non ci sentiamo sicuri. La sera non siamo tranquilli a uscire, gira molta droga e persone poco raccomandabili".