NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Aggredito e pestato a sangue dal branco a Bologna per rubare i cellulari

La vittima, un ragazzo di vent’anni, ha rimediato più di 30 giorni di prognosi L’aggressione è avvenuta all’esterno di una discoteca in zona Stalingrado

Il giovane è stato pestato a sangue e sfigurato (foto di repertorio)

Il giovane è stato pestato a sangue e sfigurato (foto di repertorio)

Bologna, 10 giugno 2023 – Massacrato di botte. Da otto persone almeno. Che prima lo hanno colpito con pugni e poi con calci in faccia. Fino a ridurlo a una maschera di sangue, con naso e mascella rotti. Il tutto, secondo una prima ricostruzione, per rubare due telefoni cellulari. Un obiettivo che però non basta a giustificare un simile accanimento. L’episodio in questione è avvenuto due settimane fa in via Calzoni, fuori dal Loft, locale già chiuso in passato dal questore Isabella Fusiello proprio per le frequentazioni e gli episodi violenti accaduti all’interno.

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La vittima, un ragazzo di 20 anni con piccoli precedenti alle spalle, era andato a trascorrere la serata nel locale in compagnia della fidanzata. Erano passate le quattro del mattino quando, per motivi su cui adesso stanno investigando i carabinieri, la coppia è stata accerchiata da un gruppo di nordafricani. Non è chiaro se il giovane e i suoi aggressori si conoscessero, se tra loro ci fossero stati dei pregressi, ma è ipotizzabile, vista la violenza utilizzata dal branco. Che, dopo aver bloccato il ventenne, ha iniziato a picchiarlo selvaggiamente.

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La ragazza è stata, per sua fortuna, soltanto derubata del cellulare, come anche il fidanzato. Che, quando alcuni passanti hanno dato l’allarme ai carabinieri, è stato lasciato a terra, la faccia sfigurata, in una pozza di sangue. In via Calzoni sono arrivati i militari del Radiomobile e della stazione Navile. La giovane vittima è stata soccorsa dagli operatori sanitari del 118 giunti sul posto e, successivamente, portato in ospedale. Dopo più interventi, è stato dimesso con una prognosi superiore ai 30 giorni.

E adesso i carabinieri, che hanno ascoltato il ventenne dopo l’aggressione, stanno continuando a lavorare con l’obiettivo di individuare gli autori del pestaggio, per scavare nel movente di un gesto tanto folle quanto violento, che una semplice rapina di telefoni cellulari sicuramente non basta a giustificare.