Valsamoggia (Bologna), 7 dicembre 2022 - Picchiato e rapinato sull’autobus. Pomeriggio da incubo per un quattordicenne di Savigno che l’altro pomeriggio, di ritorno da scuola, è stato circondato, picchiato, e derubato di una sigaretta elettronica, da parte di una baby-gang composta da almeno cinque coetanei.
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-Erano passate da poco le 15 e il giovane studente era solo su un sedile verso il fondo del mezzo pubblico che fa servizio nella tratta Monteveglio-Monteombraro della linea 656. Armeggiava con la sua sigaretta Iqos e la relativa custodia, quando si è visto improvvisamente avvicinare da un gruppetto ragazzi, forse leggermente più grandi, certamente minorenni, tutti maschi, che lo hanno accerchiato silenziosamente. Lui era già sul mezzo pubblico da almeno una mezz’ora quando gli altri ragazzi sono saliti e, secondo un copione forse già sperimentato, la minigang ha puntato direttamente sulla vittima prescelta, isolata. Hanno provato a strappargli di mano la Iqos, e al suo primo accenno di resistenza l’hanno colpito con una raffica di pugni al corpo e al volto. Una mano a tappargli la bocca e la minaccia di continuare se avesse urlato.
Un’aggressione spietata, consumata silenziosamente, tanto che nessuno dei pochi passeggeri, e neppure il conducente del mezzo si è accorto di quanto stava accadendo a pochi metri da loro.
"Stavo preparandomi a scendere, mettevo in ordine la mia sigaretta elettronica...c’erano tanti posti liberi e mi ha sorpreso che fossero venuti tutti a sedere vicino a me", ha raccontato lo studente che rientrava a casa dopo la mattinata trascorsa a scuola. Il motivo è venuto fuori chiaramente poche centinaia di metri più avanti, quando l’autobus stava arrivando al bivio della Bersagliera.
Presa alla sprovvista, ammutolita dai pugni e in chiara inferiorità di fronte agli aggressori, la vittima ha mollato la presa. Nessuno fra i pochi passeggeri ha mostrato di accorgersi del reato che si stava consumando silenziosamente vicino a loro.
Pochi minuti dopo la corriera ha fatto sosta alla fermata che sta a poca distanza dal confine tra Valsamoggia e Zocca, e qui, consumata la rapina, la gang è scesa velocemente dal mezzo. Il ragazzo è sceso alla fermata successiva. Da qui ha chiamato I genitori, che lo hanno raggiunto in auto e subito dopo denunciato il fatto ai carabinieri. Pare che l’autobus non sia dotato di telecamere di sorveglianza e questo non facilita le indagini su un episodio molto simile a quello avvenuto lo scorso luglio, sulla stessa linea.