GIOVANNI DI CAPRIO
Cronaca

Affitto choc a Bologna per 8 mq, ma si trova anche di peggio

Gli studenti: “Purtroppo ci siamo abituati”. Stanze singole vendute fino a 750 euro e spunta un bilocale di 45 metri quadri a 3.490 euro

È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso di un mercato immobiliare sproporzionato e ormai fuori controllo: di sicuro a Bologna, ma anche in molte città dell’Emilia-Romagna e in buona parte d’Italia. Girando per Bologna o ‘scrollando’ sul web, si può notare come questo non sia l’unico caso di ‘annuncio pazzo’ che si può trovare in queste aree del capoluogo regionale. Anche canoni di locazione superiori ai 1000 euro al mese per case di meno di 40 mq, appaiono all’ordine del giorno all’interno degli annunci selezionati dai portali online, oppure nelle svariate bacheche sparse per la città.

Lo slalom nella giungla degli affitti nelle Due Torri, partito dall’annuncio choc di 600 euro al mese per 8 metri quadrati, continua in via Sebastiano Serlio, dove sono presenti alcune stanze singole di 15 mq affittate a prezzi tra i 1000 e i 1300 euro al mese. Al suo interno una ‘porta’ in legno che fatica ad aprirsi, visto che ad ostacolare il passaggio c’è il letto; una scrivania grande quanto una mensola e un piccolo bagno; mentre piano cottura e frigorifero conquistano gli spazi della notte, essendo posti accanto all’armadio e a poco meno di 1 metro dal materasso, utilizzabile anche come tavolo dove mangiare.

Un minuscolo appartamento monolocale di otto metri quadri in pieno centro a Bologna viene messo in affitto a 600 euro mensili. Ed è anche già occupato, quindi qualcuno ci vive e ne ha accettato il prezzo. Ora però la politica si indigna - a cominciare dal ministro Salvini, e assicura maggiore rigore. L'associazione di categoria degli agenti immobiliari prende le distanze, invitando i propri associati a rifiutare immobili del genere.

Non è finita qui. Un monolocale "silenziosissimo, ristrutturato e in pieno centro storico", di 30 mq in zona Saragozza, dentro le mura di Porta d’Azeglio, costa 1200 euro al mese. Entrando si nota l’assenza di una camera da letto: l’impianto si sviluppa su un corridoio con un divano apribile e un armadio.

Spostandoci in via de’ Falegnami, anche qui nelle ‘pregiate’ vie del centro storico, la camera da letto di un bilocale di 45 mq sembra la suite di un hotel a cinque stelle. A rendere meno appetibile l’alloggio è il suo prezzo: 3490 euro al mese, quasi 78 euro al metro quadro. In zona universitaria, invece, gli affitti salgono fino a 750 euro per delle stanze singole in aree come Porta Mascarella, case all’apparenza sistemate meglio ma a prezzi spropositati.

A pagare questo disagio - oltre alle giovani coppie, i lavoratori e le famiglie - sono i fuorisede. In zona Irnerio è in affitto un monolocale di 30 mq, "ristrutturato con affacci silenziosi e luminosi sui tipici tetti bolognesi" a 1200 euro al mese, rispettando il pensiero di ‘errata normalità’ che devasta la città e i suoi abitanti, tra questi anche Jules Baretta, coordinatore dell’associazione Link Bologna.

"Una situazione che non sorprende: molte delle case che vengono affittate agli studenti sono vecchie e fatiscenti, e i proprietari non hanno alcun interesse ad intervenire" spiega Baretta. Inoltre, "i prezzi appaiono sempre più in linea con la generale turistificazione bolognese. E l’aumento di posti letto messi sul mercato da studentati privati, a prezzi altissimi, ha portato a un generale aumento del prezzo di locazione di una stanza", conclude Baretta.