NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Affitti turistici irregolari, maxi inchiesta della Finanza: in 1.800 evadono il Fisco

Controllate 3.800 strutture extra-alberghiere in centro: il 47% è irregolare. Recuperati 2 milioni di euro sottratti al Fisco, di cui 800mila in carico a un solo soggetto

Bologna, 5 novembre 2023 – A dicembre scorso, sulle principali piattaforme per affitti turistici, erano pubblicizzate 3.800 strutture extra-alberghiere attive in centro città. Di queste, soltanto 2.000 sono risultate in regola. Il ‘conto’, che mostra una situazione allarmante per quel che riguarda la ‘trasparenza fiscale’ di questo particolare settore dell’offerta ricettiva cittadina, lo hanno fatto i militari del I Nucleo Metropolitano della Guardia di Finanza, guidato dal capitano Stefano Alfieri.

Nel tondo il capitano Stefano Alfieri, alla guida del I Nucleo Metropolitano delle Fiamme Gialle che ha condotto l'inchiesta sugli affitti turistici irregolari
Nel tondo il capitano Stefano Alfieri, alla guida del I Nucleo Metropolitano delle Fiamme Gialle che ha condotto l'inchiesta sugli affitti turistici irregolari

Le verifiche si inseriscono in un progetto fortemente voluto dal comando provinciale delle Fiamme Gialle che, in un momento di emergenza abitativa senza precedenti per Bologna, accompagnata da una contemporanea ‘fioritura’ di decine e decine di alloggi ad affitto breve sotto le Torri, hanno deciso di vederci chiaro.

«Dopo la pandemia – spiega il capitano Alfieri – è cresciuta moltissimo la richiesta di posti dove alloggiare, sia da parte di studenti e lavoratori, sia da parte di turisti. Questa congiuntura ci ha spinto ad avviare una serie di controlli per monitorare che qualcuno non approfittasse della situazione".

Con questo obiettivo è partita l’analisi degli appartamenti a locazione breve: "Abbiamo incrociato i dati ufficiali estrapolabili dalle banche dati della Regione con quelli reperibili sui siti di settore – spiega il comandante – ed è emersa una discrasia notevole: i nostri esperti informatici hanno analizzato scrupolosamente le piattaforme, arrivando a determinare il numero di ‘airbnb’ presenti in città, che sono stati anche localizzati fisicamente, per monitorare, attraverso servizi di osservazione, la mole di presenze effettive sul campo. Alcuni di questi non erano neppure iscritti al Suap del Comune".

Un’analisi che, a dicembre, ha portato appunto a individuare ben 1.800 strutture non in regola, sulle 3.800 presenti. "E il numero di questo tipo di attività ricettive è in costante evoluzione", dice ancora il finanziere, che spiega come partendo dagli accertamenti sulle posizioni irregolari si sia arrivati "a recuperare 2 milioni e mezzo di euro sottratti al Fisco in appena dieci interventi effettuati sugli ‘airbnb’ che apparivano più redditizi, tutti dislocati in centro storico". In un caso, come precisa il capitano Alfieri, "sono emersi oltre 800mila euro di profitti non dichiarati in carico a un soggetto che gestiva più strutture, anche per conto di altri proprietari. La media, in generale, è comunque pari a circa 300mila euro di evasione, accumulata in 2-3 anni di attività". Attività, quelle colpite, che fanno concorrenza sleale nei confronti delle strutture alberghiere tradizionali, risultate "tutte in regola", rispetto alle verifiche poste in essere dalla Finanza.

«Noi aggrediamo le strutture ‘fantasma’ con lo strumento degli accertamenti fiscali – precisa il comandante –, facendo un raffronto tra quanto dichiarato e quanto realmente percepito, concentrandoci anche sull’evasione dell’Iva e delle imposte comunali, come l’Imu e la Tassa di soggiorno. Una volta accertate le violazioni, informiamo Agenzia delle Entrate e uffici comunali competenti per il recupero delle somme dovute. Nei casi in cui si superi la soglia ‘limite’, che in questi accertamenti non è stata sorpassata, si arriva alla denuncia penale".