GIOVANNI DI CAPRIO
Cronaca

Affitti, salgono ancora i prezzi. Nel 2024 aumento del 5,2%

I dati dell’indagine Nomisma-Crif con Confabitare. Sotto le torri ci sono 18mila alloggi vuoti

La presentazione della seconda edizione dell’Osservatorio Affitti condotto da Nomisma

La presentazione della seconda edizione dell’Osservatorio Affitti condotto da Nomisma

I canoni d’affitto aumentano ancora. Nel 2024, il prezzo delle locazioni è cresciuto del 5,2%. Non solo. Sale la domanda ma cala l’offerta, così i canoni non fanno altro che aumentare. La diminuzione di quest’ultima è dovuta a una limitata disponibilità di immobili in affitto, quelli vuoti, infatti, sono circa 4,5 milioni in Italia, di cui 18mila in città. Un mercato ingessato e una sorta di ‘rissa’ tra le esigenze dei locatari e quelle dei locatori. Di conseguenza le speranze per chi cerca casa a Bologna non sono rosee e la crisi abitativa appare perpetua. Tutto questo è scritto nella seconda edizione dell’Osservatorio Affitti, condotto da Nomisma per conto di Crif e in collaborazione con Confabitare. Il report offre una visione dettagliata sulle dinamiche, le tendenze e sfide future sul tema casa. Dal 2021, in città, i prezzi si elevano a una media superiore a quella nazionale: i nuovi contratti registrano un canone medio di 813 euro al mese (2023, ultimi dati disponibili) rispetto ad una media nazionale di 541 euro. "È solo attraverso una cooperazione costante e migliore tra pubblico e privato e l’introduzione di modelli nuovi che possiamo costruire un mercato degli affitti più equo e accessibile a tutti", sottolinea Elena Molignoni, Head of Real Estate di Nomisma. Il 2024 è stato ‘l’anno dell’affitto’, ma il dato che preoccupa maggiormente Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare, è che il 30% dei proprietari non ha intenzione di dare in locazione la propria casa a causa dei rischi legati alla morosità e ai danni. "Per ridare vigore al settore, occorre garantire stabilità ai proprietari e consentire loro di mettere a reddito gli immobili senza preoccupazioni", dichiara Zanni. Quest’ultimo attacca il Comune: "Dovrebbe farsi carico degli alloggi sfitti e trovare le politiche per rimetterli sul mercato. La giunta ha disatteso le promesse fatte in campagna elettorale sul tema casa".

A Bologna, rispetto a Milano, "è più frequente la locazione diretta ad inquilini che si conoscono o che sono stati presentati da parenti e amici (31% dei locatori)", racconta Giulia Bassani di Nomisma. Questo non basta. Le frizioni tra inquilini e proprietari persistono. Quindi, per facilitare l’incontro tra i due, Crif ha ideato lo strumento ‘Affittabile’. "Il servizio può avere un impatto significativo nell’allargare il mercato delle locazioni, creando un ponte tra proprietari e inquilini basato su fiducia e trasparenza", commenta Beatrice Rubini, executive director Crif. "Affitabile" ha suscitato un crescente interesse: quasi il 90% dei locatori lo considera utile.

Giovanni Di Caprio