Affitti brevi, stop al giro di vite a Firenze. Clancy chiama Roma: "Serve una legge"

La vicesindaca dopo la decisione del Tar Toscana: "Discussione urgente"

Affitti brevi, stop al giro di vite a Firenze. Clancy chiama Roma: "Serve una legge"

Affitti brevi, stop al giro di vite a Firenze. Clancy chiama Roma: "Serve una legge"

Sugli affitti brevi nell’area Unesco viene stoppata la stretta di Firenze. Secondo il Tar della Toscana, infatti, "il ricorso dei proprietari immobiliari è dichiarato improcedibile". In pratica, la prima sezione dei giudici amministrativi dichiara di fatto esaurito il contendere, poiché ogni doglianza è stata assorbita con l’approvazione da parte del Comune del piano operativo che ha stralciato dalla disciplina urbanistica la norma che introduce divieti per gli affitti brevi, contenuta invece nella variante al regolamento urbanistico. Il prodotto finale è che l’amministrazione non soccombe, ma si vede riconoscere nero su bianco dalle toghe del tribunale amministrativo che le disposizioni in materia non sono più in vigore. Il fenomeno degli affitti turistici brevi interessa quasi tutte le città europee, da Firenze a Barcellona, da Roma ad Amsterdam, fino a Bologna e sta determinando un pericoloso allarme sociale, con un aumento dei canoni di affitto tra il 10 e il 20%. Da qui, la materia relativa alla regolamentazione degli affitti brevi viene guardata con interesse da Bologna e dall’assessora alla Casa, Emily Clancy (nella foto).

"La sentenza non dice nulla nel merito del blocco proposto da Firenze, anzi suona come un incoraggiamento ai Comuni a perseguire con più determinazione e coraggio le proprie scelte di governo del territorio", dice la vicesindaca. Che chiama Roma: "Tale pronuncia del Tar conferma l’urgenza di calendarizzare la discussione sulla proposta di legge di Alta tensione abitativa che giace in Parlamento e che darebbe almeno ai Comuni in emergenza abitativa la possibilità di concedere le licenze, distinguendo fra chi affitta una stanza o un appartamento e i fondi immobiliari o le grandi proprietà – che per noi non dovrebbero stare su una piattaforma pensata per la condivisione saltuaria e non professionale. Fino ad allora come amministratori continueremo a cercare strade possibili, anche a livello regionale".

Firenze, dalla sua, non molla. E la sindaca Sara Funaro ha ribadire l’intenzione di andare avanti nel percorso iniziato durante la scorsa legislatura. L’ex primo cittadino, oggi europarlamentare, Dario Nardella, conferma il suo impegno a Bruxelles: "Siamo già al lavoro con deputati di diversi Paesi per chiedere al più presto la definizione di regole comunitarie".