Aeroporto, venerdì sciopero. Si ferma il settore dei servizi

Lo stop dalle 13 alle 17, mentre un presidio sarà all’ingresso principale dalle 13.30 alle 14.30. I sindacati chiedono "un premio di sito al Marconi" e conseguente riconoscimento ai lavoratori .

Aeroporto, venerdì sciopero. Si ferma il settore dei servizi

Aeroporto, venerdì sciopero. Si ferma il settore dei servizi

Sciopero degli operatori dei servizi dell’aeroporto Marconi, venerdì dalle 13 alle 17. Incrociano le braccia i lavoratori e le lavoratrici di Adb, Gh, Aviation services, Aviapartner, Ffm, Tag per chiedere ancora una volta un premio di sito all’aeroporto di Bologna. Così i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl T.a.: "Riteniamo necessario un segnale concreto delle aziende tutte, a partire dal gestore e da tutti i suoi soci, per ridare valore alle persone che svolgono queste attività così complesse e così tipiche, senza le quali gli aerei non possono partire. Abbiamo incontrato le aziende che non hanno mostrato alcun interesse ad ascoltare le nostre proposte, fino ad arrivare all’apertura di una vertenza sul sito aeroportuale dichiarando quindi un primo sciopero secondo le leggi vigenti".

L’astensione è prevista dalle 13 alle 17, con un presidio davanti all’ingresso principale del Marconi dalle 13.30 alle 14.30. I rappresentanti dei lavoratori fanno notare che dopo la pandemia il traffico è cresciuto in maniera più veloce rispetto alle previsioni degli organismi internazionali ed europei, ma la struttura dell’aeroporto è rimasta indietro rispetto alla mole di passeggeri e voli e il lavoro continua mentre l’ampliamento e la modernizzazione della struttura è in corso in contemporanea con l’aumento del traffico.

E rimarcano: "Senza le lavoratrici e i lavoratori, sia del gestore che degli Handlers, front-line e sotto gli aeromobili, i voli non potrebbero partire. Vogliamo sgombrare il campo da incomprensioni e interpretazioni. Non stiamo parlando della contrattazione di primo o secondo livello che già esiste in ogni azienda secondo la propria realtà. L’aeroporto è un sistema complesso e frammentato in un settore liberalizzato da 25 anni, dove la concorrenza tra aziende private (che non sono appalti) detta le regole superando la qualità del servizio e del lavoro. L’impegno delle circa 1400 persone che lavorano in questa realtà sotto il contratto del trasporto aereo deve essere riconosciuto in modo ulteriore perché va oltre il normale rapporto aziendale – dichiarano i sindacati –. Nonostante i rinnovi contrattuali nazionali, l’ultimo periodo ha visto una disaffezione a questo lavoro che non più un punti di arrivo importante , dove le persone sono formate per delle attività che sono tipiche solo per gli aeroporti e lavorano su turni quasi h24, per esempio svegliandosi alle 3 di mattina per svolgere tutte le attività necessarie".