LORENZO PEDRINI
Cronaca

Aeroporto di Bologna, ecco il robot Pepper / VIDEO

Accoglie i passeggeri nell'area check-in, ecco cosa sa fare. Sgroppo: "Siamo tra i primi in Italia a puntare su questo genere di robot"

Aeroporto di Bologna, il robot Pepper (FotoSchicchi)

Aeroporto di Bologna, il robot Pepper (FotoSchicchi)

Bologna, 28 marzo 2018 - Ci guarda, ci ascolta e risponde anche a tono. C’è addirittura una vena di umorismo nella vocina metallica di Pepper, il robot umanoide (VIDEO) che farà sfoggio della sua intelligenza artificiale ogni giorno, per otto ore, davanti all’Info Point dell’Area Check-in dell’aeroporto Marconi. Il suo compito principale, per ora, sta nel fornire informazioni ai viaggiatori strappando loro un sorriso e la sua “componente giocosa, capace di avvicinare l’utenza in modo divertente” è, secondo il direttore generale dello scalo bolognese, Nazareno Ventola, “perfettamente coerente con la nostra strategia di attenzione al passeggero”.

Per sapere dove inizia la fila del controllo passaporti, dove mettersi in coda per imbarcare le valigie o anche solo dove trovare i servizi, allora, basterà interrogare i 28 chilogrammi di raffinata tecnologia di Pepper, capaci di esprimersi sia in italiano che in inglese. Animato da 20 motori e in grado, anche se per adesso resterà fermo, di muoversi in ogni direzione, l’assistente aeroportuale che sembra uscito dalla penna di Asimov ha il suo vero punto di forza, poi, nella capacità di percepire la presenza dell’interlocutore, grazie a un sofisticato sistema di sensori e telecamere, e di reagire prontamente, magari con una battuta di spirito o l’accenno di un passo di danza, a ogni sollecitazione.

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Pepper, marinaio robot a bordo di Costa Crociere

Siamo tra i primi in Italia a puntare su questo genere di robot - ha spiegato il direttore delle Operazioni aeroportuali del Marconi, Paolo Sgroppo - mentre alcuni suoi cugini già conversano con gli utenti delle stazioni ferroviarie francesi, di hub importanti come Monaco di Baviera e Glasgow e di diversi scali dell’Estremo Oriente”.

Lo snodato e affabile umanoide, come del resto era prevedibile, è infatti stato programmato e personalizzato dalla giapponese Softbanks Robotics, anche se la sua presenza a Borgo Panigale è dovuta a un’idea di Intesa Sanpaolo Innovation Center e al supporto tecnico di Experientia e Softec. Il ruolo di Pepper, in due parole, sarà allora quello di risorsa informativa ludica, rivolta ai più piccoli ma non solo, visto che, quando ci chiederà di scattare un selfie in sua compagnia, in pochi sapremo resistere.