PAOLO ROSATO
Cronaca

Aeroporto, parcheggiare è un rebus Kiss&Fly utile, ma poco utilizzato

Il nostro test: tante auto si fermano in aree non consentite, la struttura potrebbe essere sfruttata meglio. E al quarto ingresso si pagano 40 euro. Bergonzoni (Uil Trasporti): "Sistemi pensati solo per incassare".

Aeroporto, parcheggiare è un rebus Kiss&Fly utile, ma poco utilizzato

di Paolo Rosato

Esiste dal 2013, potrebbe essere segnalato meglio a chi arriva dalla tangenziale e dalla città ed è utilizzato dall’utenza singhiozzo. È il cosiddetto ‘Kiss&Fly’ (’Bacia e vola’) dell’aeroporto Marconi, ovvero quell’area per un fulmineo saluto tra chi accompagna (o ritira) e chi sta per salire o per scendere da un aereo.

Il nostro test parte a mezzogiorno di ieri, direzione il Kiss&Fly delle partenze. In un’ora entrano una manciata di auto private e due taxi che arrivano da fuori città, da Reggio Emilia e da Firenze. Invece lungo i margini della rotonda di accesso, prima della rampa, alcune macchine accostano, scendono le persone, si baciano prima di volare. Insomma, il Kiss&Fly viene abbastanza snobbato. Non è sempre così, va detto, ma con l’arrivo dell’estate – e di maggiori flussi di passeggeri – forse è plausibile sperare in un maggior utilizzo. Il sistema ha una regolamentazione molto particolare: i primi tre ingressi nell’arco di una giornata sono gratuiti, al quarto si pagano la bellezza di 40 euro.

Una pratica che esiste appunto da anni, utilizzata da tanti altri aeroporti e che sarebbe stato pensata anche un po’ per stroncare la pessima abitudine del taxi abusivo. Interpellato, l’aeroporto fa sapere che "il sistema è stato introdotto d’accordo con il Comune e con i sindacati dei tassisti per mettere ordine alla viabilità interna, tra l’altro favorendo il servizio pubblico che accede alla corsia preferenziale senza avere auto private che intralciano il carico e scarico". I taxi e i bus, come ricorda il Marconi, usano la preferenziale accanto al Kiss&Fly. Il sistema, anche lì, è invariato da anni: i tassisti pagano un euro per entrare o per uscire nell’area dedicata, ogni corsa quindi conta un ‘balzello’ di un euro che il tassista poi scarica sull’utente. "Ci si meraviglia del perché nessuna associazione dei consumatori si sia mai lamentata – spiega Mirko Bergonzoni di Uil Trasporti –. In ogni caso, per me quella del Kiss&Fly è una limitazione rivolta ai tassisti, ce l’hanno messa quando ci siamo accorti che potevamo utilizzare quella alternativa. E dire che con quegli ingressi, secondo quanto è emerso da alcuni incontri del Marconi con le strutture economiche, l’aeroporto incasserebbe circa 300mila euro l’anno. Quella è una finalità pensata per incassare, non per migliorare il traffico dell’aeroporto. In ogni caso – conclude – anche l’aeroporto sarà al centro di un nostro incontro il 20 marzo con il Comune. E il 21 i taxi sciopereranno".