Bologna, 20 novembre 2024 – Al via un nuovo progetto di sostenibilità sociale ed ambientale realizzato dall'Aeroporto Marconi di Bologna in collaborazione con il Gruppo Hera, all'interno del Protocollo d'Intesa recentemente rinnovato tra le due realtà e mirato allo sviluppo di iniziative di economia circolare quali il recupero delle eccedenze alimentari di bar, ristoranti e distributori automatici dell'aeroporto, a favore delle mense delle Cucine Popolari.“Le persone che non riescono ad accedere ad un pasto completo sono in forte aumento. Noi, al giorno, serviamo più di 600 pasti. Mettere insieme aeroporto, Comune ed Hera – nell'ambito della campagna "Non si butta via niente" a cura di Comune, Hera e Last minute market – è un grande atto di solidarietà.
Un atto importante non solo per le persone ma anche contro gli sprechi, che, a mio avviso, sono delle offese al lavoro e a tutta la filiera produttiva” dice Roberto Morgantini, fondatore di Cucine Popolari. Dal 1° luglio è partita la sperimentazione del progetto, per verificare modi e tempi di recupero degli alimenti e successiva distribuzione.
“Le eccedenze alimentari prodotte non diventeranno più scarti ma verranno portate qui, alle Cucine Popolari, per essere consegnate alle persone più bisognose. In quattro mesi abbiamo raccolto circa 1.200 kg di cibo, le nostre previsioni indicano che arriveremo a 4.000 kg all’anno. Questo, oltre al benessere sociale, migliorerà anche il benessere ambientale.
Infatti, verranno risparmiati 9000 kg di CO2 e 18.000 litri di acqua” spiega Giulio Renato, Direttore Centrale Servizi Ambientali e Flotte Gruppo Hera. E poi Nazareno Ventola, Amministratore delegato Aeroporto Marconi di Bologna che spiega: “È un’iniziativa che abbiamo portato avanti con grande piacere per far si che le eccedenze alimentari dei punti di ristoro dell’aeroporto possano essere utilizzate in maniera solidale. Parliamo spesso di sostenibilità ambientale ma per noi anche quella sociale è fondamentale”.
Come funziona l’iniziativa
I prodotti, ritirati ogni mattina dai volontari di Cucine Popolari, sono costituiti dalle eccedenze della sera prima, conservate in frigorifero per la notte, e confezionate la mattina per la cessione all'ente no profit, nel rispetto delle procedure igienico-sanitarie che ne garantiscono il consumo fino all'ora di pranzo. Si tratta principalmente di: brioche, pizze, panini, dolci vari, calzoni, grissini, merendine confezionate, uova e bevande analcoliche donate dai punti vendita di Vecchia Malga, Lagardère, Cremé e dal gruppo Argenta, società che gestisce i distributori automatici dell'aeroporto. Inoltre, dopo la fase sperimentale, hanno aderito all'iniziativa anche il punto vendita Carrefour Express e la Farmacia Aeroporto, che si sono attivate per definire le procedure per la donazione di prodotti alimentari e parafarmaceutici invenduti, ma ancora perfettamente utilizzabili.